Berlino, attacco al Memoriale della Shoah: arrestato siriano di 19 anni. “Voleva uccidere degli ebrei”

L'aggressore si sarebbe immediatamente dato alla fuga, lasciando la sua vittima a terra. La polizia tedesca ha fermato un ragazzo richiedente asilo, che avrebbe confessato la matrice antisemita dell'attacco. Il turista spagnolo versa in condizioni gravi ma non sarebbe in pericolo di vita

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In una Germania in fermento in vista delle elezioni politiche di domenica e stracolma di turisti e stampa internazionale in occasione del Berlinale, un nuovo attacco con un’arma bianca ha sconvolto l’opinione pubblica per la sua efferatezza e soprattutto per la facilità con cui si è verificata.

All’interno del Memoriale della Shoah di Berlino, un monumento all’aperto in cui si trovano 2711 stele di cemento di diverse dimensioni, visitabili liberamente dalla popolazione, un uomo armato con un corpo contundente ha attaccato un turista di nazionalità spagnola.

La vittima è stata immediatamente soccorsa e trasferita in ospedale, dove le sue condizioni si sono rivelate piuttosto gravi. Grazie all’intervento tempestivo dei medici e degli specialisti, l’uomo, un cittadino spagnolo di 30 anni, è stato stabilizzato ed ora non verserebbe in pericolo di vita. La città di Berlino è divenuta ben presto il teatro di una caccia all’uomo senza freni, con l’obiettivo di fermare al più presto l’autore del brutale gesto.

Berlino, cosa sappiamo dell’aggressione

Berlino, turista accoltellato al Memoria della Shoah
Berlino, turista accoltellato al Memoria della Shoah

Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni e riportato dall’agenzia tedesca Bild, sembrerebbe che la vittima e il suo aggressore si siano avvicinati l’un l’altro e che poi il sospetto abbia iniziato a sferrare colpi verso la vittima. Al momento non è chiaro che tipo di arma sia stata usata, ma sembrerebbe che possa trattarsi di un coltello. Fonti non confermate dalla polizia tedesca hanno annunciato il ritrovamento di un coltellino pieghevole all’interno del Memoriale.

Altri testimoni hanno invece riferito di aver visto fuggire un uomo dal luogo dell’aggressione. Immediato l’intervento di decine di volanti, che hanno circondato il perimetro del monumento e hanno dato inizio alle ricerche del sospetto. Sembrerebbe che un uomo sia stato fermato in quanto ritenuto il possibile autore dell’accoltellamento. Sarebbe un ragazzo di 19 anni, di nazionalità siriana, richiedente asilo, che avrebbe dichiarato alla polizia la volontà di uccidere degli ebrei.

La polizia ha rassicurato la popolazione, confermando che al momento non esiste più alcun pericolo per la cittadinanza. Quindi, resta da chiarire se la vittima sarebbe potuta essere la prima di tante in relazione ad un attacco che si è rivelato, come affermato dalla Procura, di matrice antisemita.

Il popolo tedesco, ancora traumatizzato dall’attacco avvenuto a Monaco lo scorso 13 febbraio, è rimasto scioccato dalla semplicità con cui l’uomo ha potuto agire in un’area così ad alto rischio. Il Memoriale della Shoah, infatti, si trova a pochi metri di distanza dall’ambasciata Usa di Berlino e dal Bundestag, ovvero il parlamento della Germania.

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