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Bali, traghetto cola a picco con 60 passeggeri: 4 morti, 38 dispersi e 23 in salvo

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Almeno 4 persone hanno perso la vita e 38 risultano ancora disperse in mare aperto. Questo è il tragico bilancio che però, registra anche 23 coinvolti che sono riusciti ad essere tratti in salvo dopo che un traghetto diretto all’isola di Bali è affondato con a bordo 60 persone.

Traghetto diretto a Bali cola a picco

Secondo quanto è stato possibile apprendere dai media locali, l’imbarcazione sarebbe colata a picco vicino all’isola turistica indonesiana e nell’incidente, in base a quanto riferito dall’Agenzia di ricerca e soccorso di Surabaya, il KMP Tunu Pratama Jaya, questo il nome del traghetto, sarebbe affondato circa mezz’ora dopo aver lasciato il porto di Ketapang, nella provincia di Giava Orientale. Un tragico evento che si sarebbe consumato nella tarda serata di mercoledì, secondo quanto riferito dall’Agenzia nazionale di ricerca e soccorso in un comunicato diffuso ai media.

In base ad informazioni più dettagliate, la tratta del traghetto prevedeva l’arrivo al porto di Gilimanuk, a Bali, a 50 chilometri di distanza dal punto di partenza. Mentre, “i dati relativi al carico del traghetto parlano di 53 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio” e 22 veicoli, tra cui 14 camion.

Molti dei sopravvissuti, nel momento in cui hanno ricevuto soccorso, sono apparsi inizialmente privi di sensi. Questo probabilmente perché, come spiegato dal capo della polizia di Banyuwangi, Rama Samtama Putra, si sono trovati a vagare per ore in acque agitate, nel freddo della notte, senza punti di riferimento e con lo spavento e il terrore che la loro vita stesse giungendo al termine, credendo di non poter più tornare sulla terra ferma.

Non appena lanciato l’allarme, sono giunti sul luogo dell’incidente i soccorritori a bordo di circa nove imbarcazioni, tra cui due rimorchiatori e due gommoni, che si sono immediatamente messi al lavoro per perlustrare l’area e cercare i dispersi. Un’operazione di salvataggio che ha richiesto un immenso sforzo fisico e cooperativo per lottare contro onde alte fino a 2 metri in mare aperto nel buio della notte. Al momento, il personale intervenuto sta cercando di accertare se il numero dei passeggeri registrati fosse effettivamente quello delle persone a bordo. Non ci sono ancora certezze, ma secondo le prime ipotesi, alla base delle cause del disastro potrebbe esserci il forte maltempo, con venti e correnti disarmanti.

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