Il consigliere del presidente Zelensky commenta su Twitter il fatto: “Tutto ciò che è rubato deve essere restituito all’Ucraina”. La replica del portavoce del ministero degli Esteri russo: “La reazione di Kiev denota la sua natura terroristica”
Questa mattina il ponte Kerch è stato colpito da un attentato terroristico, un camion bomba è stato fatto esplodere provocando la morte di tre persone e innescando un grande incendio. Il ponte colpito, collega la Russia alla Crimea ed era stato inaugurato dallo stesso Putin nel 2018, per Kiev rappresenta un’opera costruita illegalmente. Mosca ha aperto subito un’inchiesta e dà la colpa all’Ucraina.
In ogni caso Kiev non ha smentito, anzi, Podolyak, il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky ha commentato così l’accaduto su Twitter: “Crimea, il ponte, l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è rubato deve essere restituito all’Ucraina, tutto ciò che è occupato dalla Russia deve essere espulso” con la foto dell’incendio in corso. Il portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova ha affermato: “La reazione di Kiev denota la sua natura terroristica”.
Il ministro dei Trasporti di Mosca, Vitaly Savelyev, dopo una riunione d’emergenza sulle condizioni dello stato del ponte e il processo di riparazione fa sapere che la riapertura al traffico avviene lungo una sola corsia con doppio senso di marcia.
Mentre per quanto riguarda il camion bomba esploso è stato controllato a un check point russo prima di saltare in aria. Sul mezzo durante l’ispezione non era stato trovato nulla di sospetto. Il veicolo, però, che trasportava pellet non è stato controllato con scanner a raggi x.