Il futuro della città è in bilico: Kiev afferma che le sue forze stanno resistendo all’assalto. Gerasimov nuovo capo operazioni russe
Nell’est dell’Ucraina la tensione è palpabile. “La battaglia continua” e “la linea di Donetsk tiene”, ha detto in serata Volodymyr Zelensky mentre il Gruppo Wagner sostiene di aver già conquistato il Paese.
Gerasimov al comando
Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha annunciato la sostituzione del capo delle forze russe in Ucraina Valery Gerasimov. L’uomo che finora guidava le truppe in Ucraina, Sergey Surovikin, è stato invece declassato a vice. Ciò si riconduce alla possibilità che Vladimir Putin non era pienamente soddisfatto del suo operato dopo solo 3 mesi di lavoro: la sua nomina risaliva infatti a ottobre.
Quello che Putin si aspetta dal nuovo comandante è una maggiore efficacia: a spingere al cambio sono stati l’ampliamento dei compiti militari e la necessità di “una più stretta interazione tra le branche militari, nonché l’aumento della qualità dei rifornimenti e dell’efficienza nel dirigere i gruppi di forze”, ha riferito infatti il ministero russo della Difesa.
La battaglia di Soledar
L’attacco di Soledar è stato uno dei più feroci in tutti questi mesi di guerra con pesanti bombardamenti da parte delle forze russe che hanno impiegato jet, mortai e razzi. La città è strategica poiché si trova a 10 chilometri a nord della città di Bakhmut, che le forze russe vogliono circondare. La conquista di Bakhmut interromperebbe le linee di rifornimento dell’Ucraina e aprirebbe ai russi la strada verso Kramatorsk e Sloviansk, roccaforti ucraine chiave nella provincia di Donetsk. Provincia che insieme alla vicina Luhansk, con cui costituisce la regione del Donbass, era il principale obiettivo territoriale dichiarato da Mosca nell’invasione dell’Ucraina.