Antisemitismo e antislamismo: è boom in Europa

L'Ecri stima un boom di antisemitismo e anti-islamismo in Europa diffusi soprattutto a partire dall'inizio della guerra in Medio Oriente

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La commissione anti razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri) con sede a Strasburgo che quest’anno compie 30 anni, ha indicato come principali tendenze del 2023 la crescita dell’antisemitismo e degli episodi d’odio verso i musulmani. Dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e la guerra israelo-palestinese a Gaza, infatti, sono diversi i paesi in Europa ad aver registrato queste tendenze.

L’Ecri evidenzia che “in diversi Stati, il numero di incidenti antisemiti segnalati negli ultimi tre mesi del 2023 ha superato di gran lunga i numeri solitamente riportati per un intero anno e, in alcuni casi, è stato addirittura molto più alto”. Inoltre il Consiglio d’Europa afferma che “all’indomani dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele, il numero di episodi di odio contro i musulmani si è moltiplicato. I musulmani sono stati incolpati dell’attacco e di altri attentati in Medio Oriente, sulla base di stereotipi su intere comunità e l’idea che siamo propense all’uso della violenza”. 

Antisemitismo
Antisemitismo

Antisemitismo e anti-islamismo

L’antisemitismo si è concretizzato attraverso un’ampia gamma di episodi: i discorsi d’odio sia online che offline, comprese le minacce di morte; gli atti di vandalismo e di distruzione di siti della comunità ebraica, come sinagoghe e cimiteri; veri e propri attacchi fisici. La commissione dice che “in diversi casi gli autori sarebbero stati estremisti islamici o persone che simpatizzano con loro” e inoltre “è particolarmente preoccupata” che molti di questi episodi stiano avvenendo nelle scuole “che dovrebbero essere luoghi in cui le future generazioni imparano a conoscere e praticare la diversità, l’inclusione e il rispetto reciproco”.  

La commissione dice che dal 7 ottobre molti capi di Stato e rappresentanti di autorità nazionali, regionali o locali e di organizzazioni della società civile, politici e personalità della cultura e della religione hanno mostrato la loro solidarietà alle comunità ebraiche in Europa. Altra cosa positiva è che alcuni governi hanno aumentato le misure di sicurezza necessarie per proteggere le istituzioni ebraiche dalla violenza antisemita e da potenziali attacchi terroristici e continuano a farlo.

Per l’anti-islamismo la tendenza sembra opposta. Si evidenzia che “ci sono stati parecchi casi di discorsi di politici e di altre figure pubbliche in cui sono stati mescolati aspetti del razzismo antimusulmano con il discorso xenofobo generale o che hanno utilizzato la minaccia di una cosiddetta islamizzazione delle società europee, per guadagnare voti alle elezioni”. 

Il presidente dell’Ecri, lo svizzero Bertil Cottier ha detto che “chi usa quest’ultima narrativa sfrutta l’ignoranza delle persone. Le figure pubbliche, non solo i politici, ma anche quelle dello spettacolo e dello sport, dovrebbero dire che simili discorsi sono inaccettabili”.

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