La domanda che sorge spontanea leggendo le rivelazioni di coloro che sono riusciti a fuggire dalla setta “The Truth“, anche conosciuta come “Two by Twos“, è perché il leader di questo gruppo avrebbe dovuto separare dei neonati dalle loro madri, dando vita ad adozioni forzate? La risposta in realtà non viene chiarita, per cui non è specificato se Wally Baldwin, un medico della setta morto nel 2004, abbia ricevuto dei compensi per le adozioni o se la sua fosse solamente l’ennesima modalità di manipolazione e controllo delle donne presenti all’interno di questa gruppo religioso. Ciò che è certo è che per decenni all’interno di questa realtà degli Usa hanno sofferto centinaia di giovani donne e di bambini.
All’interno di un ambiente isolato e protetto come quello di una setta, in cui si tenta di indottrinare il pensiero degli individui e allo stesso tempo manipolarli per fini determinati, è più che semplice riuscire a convincere una persona che i suoi desideri sono in realtà dei peccati e che i consigli che giungono dai membri anziani del gruppo, e spesso anche dai propri genitori, sono la verità assoluta. Così, quando le giovani donne di questa setta venivano avvicinate e veniva intimato loro di dare in adozione i loro bambini, pena l’espulsione dalla comunità o peggio la dannazione eterna, non sembra così assurdo credere che queste accettassero.
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Anche nel momento in cui potesse esservi un ripensamento, magari dopo il parto, la donna veniva nuovamente minacciata e in poco tempo si abbandonava al suo destino. La denuncia arriva direttamente dai protagonisti di questa vicenda, ascoltati in un documentario della Bbc, che ha cercato di fare chiarezza su quanto accaduto e soprattutto di dare giustizia a tutte quelle donne e quei minori che hanno dovuto subire abusi nel corso della loro vita.
Le testimonianze delle adozioni forzate
La maggior parte delle risposte su quanto accaduto sono inaccessibili a seguito della morte di Wally Baldwin avvenuta nel 2004. Non si hanno quindi certezze neanche sul numero esatto di neonati dati in adozione forzatamente, ma si ipotizza, anche secondo quanto dichiarato dal figlio del medico, che si aggirino intorno ai 200, tutti nati a partire dagli anni ’50 agli anni ’90. Di questi, meno di 10 si sono resi disponibili ad essere intervistati dalla Bbc, insieme a sei donne che hanno deciso di raccontare la loro esperienza.
Ciò che accomuna tutte le storie raccontate da queste figure è la paura. Il terrore di essere abbandonati, di essere destinati ad una vita eterna fatta di dolore e devastazione, a causa dei peccati avvenuti in vita. Tra giovani stuprate e minori rimaste incinta dei loro fidanzatini del liceo, rigorosamente estranei alla setta, le vicissitudini di queste giovani si concludono tutte allo stesso modo: l’allontanamento forzato dal loro bambino. Spesso, queste venivano indotte a credere di aver commesso un grave peccato e di poter ottenere il perdono solo liberandosi del frutto del loro atto.
Il piccolo, quindi, veniva affidato a coppie della setta che lo avrebbero cresciuto senza alcun contatto con la madre. In molti casi, però, si sarebbero verificati abusi indicibili, sia sessuali che emotivi. Proprio la mancanza di controllo su queste adozioni ha creato situazioni tali da mettere questi minori in grave pericolo. La Bbc ha dichiarato di aver parlato con sei persone che sono state date in adozione all’interno della setta e una di questi avrebbe confessato di aver subito violenze psicologiche nella prima famiglia e sessuali nella seconda. In totale, quindi, cinque bambini su sei hanno subito maltrattamenti. Un dato che ovviamente può rappresentare una semplice coincidenza, ma che fa sorgere numerosi dubbi sul funzionamento di questo gruppo.
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