Addio a Diane Keaton, la musa di Woody Allen muore a 79 anni

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E’ in lutto il mondo del cinema e non solo. La grande attrice Diane Keaton è scomparsa a 79 anni. La triste notizia si apprende dal sito americano People, secondo cui la star è deceduta in California ma per il momento le cause non sono ancora state rese note.

Un addio del tutto inaspettato, almeno per le informazioni di cui si era in conoscenza riguardo le sue condizioni di salute. All’anagrafe Diane Hall, ha lavorato come attrice, produttrice cinematografica e regista statunitense entrando nelle case e nei cinema di generazioni di vario tipo. Non si è mai sposata, ma ha adottato due bambini, Dexter e Duke che ha cresciuto con l’amore che solo una donna come lei avrebbe potuto dare.

Keaton inizia la sua carriera a teatro, per poi esordire al cinema nel 1970. Ottenne la sua prima parte di rilievo interpretando Kay Adams, la moglie di Michael Corleone, interpretato da Al Pacino, nel capolavoro di Francis Ford Coppola ‘Il padrino‘, datato al 1972. L’attrice californiana da qui prenderà parte anche agli altri due film della trilogia Il padrino – Parte II (1974) e Il padrino – Parte III (1990).

Diane Keaton e Woody Allen

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Ma la consacrazione come star di Hollywood arriva però grazie al lungo sodalizio artistico con il regista che non ha bisogno di presentazione, Woody Allen, iniziato con ‘Provaci ancora, Sam’ per il quale viene scritturata nonostante ritenuta troppo alta.

Con Allen si instaura un legame professionale che ben presto si tramuta in una lunga relazione. In un’intervista rilasciata negli anni ’90, il regista newyorkese parla di Diane Keaton come del “più grande amore della sua vita“. E’ noto infatti che Diane fosse a tutti gli effetti la sua musa ispiratrice nonché suo punto di riferimento. Da qui, quindi, la filmografia insieme a Woody Allen si scandisce in totale in sette film, alcuni dei quali posteriori alla loro rottura.

Si tratta, di ‘Il dormiglione’ (1973), ‘Amore e guerra’ (1975), ‘Io e Annie’ (1977), ‘Interiors’ (1978), ‘Manhattan’ (1979), ‘Radio Days’ (1987), ‘Misterioso omicidio a Manhattan’ (1993). Ma è l’interpretazione di ‘Io e Annie’ che vale all’attrice il successo agli Oscar 1978 come miglior attrice e la vittoria di un Golden Globe e del Premio BAFTA.

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Poi, a cavallo tra anni ’70 e ’90, Keaton si distingue e prende ancor più successo il suo stile unico e riconoscibile anche per le sue interpretazioni in ‘In cerca di Mr. Goodbar’ (1977) di Richard Brooks, ‘Spara alla luna’ (1982) di Alan Parker e ‘Fuga d’inverno’ (1984) di Gillian Armstrong.

La relazione con Allen si interrompe nel 1978 quando Keaton lascia il regista per iniziare una relazione con Warren Beatty con il quale nel 1981 gira ‘Reds’. Un successo che infatti le frutta la seconda nomination all’Oscar della sua carriera come miglior attrice protagonista e il David di Donatello alla miglior attrice straniera.

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Ma non finisce qui, perché la sua terza nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista arriva nel 1997 con il film ‘La stanza di Marvin’, con un giovanissimo Leonardo Di Caprio. Nel 1996 assieme a Bette Midler e Goldie Hawn costituisce invece il terzetto di protagoniste della commedia ‘Il club delle prime mogli‘, che resta impresso nella cultura del cinema di quegli anni. Mentre è nel 2003 che ottiene grande successo nel ruolo di un’affascinante e dolce commediografa conquistata da un Jack Nicholson attempato playboy, nella squisita commedia ‘Tutto può succedere – Something’s Gotta Give’. Una interpretazione che, dulcis in fundo, le permette di avere la quarta candidatura all’Oscar, sempre come miglior attrice protagonista.

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