La Russia avanza e intanto aspetta le basse temperature per sferrare l’ultimo attacco: una base pronta a Mariupol
Bombe a Zaporizhzhia, colpito anche un centro oncologico a Kherson che nelle ultime 24 ore ha subito 28 attacchi. Danneggiati gasdotti e reti elettriche, colpiti abitazioni e fabbricati agricoli. Il tutto mentre si rafforza l’idea secondo cui i russi stiano aspettando che arrivi il gelo per sferrare il colpo più duro al Paese.
A Kherson intanto si contano 28 bombardamenti in 24 ore: colpito anche il centro oncologico della zona. Il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, ha rilanciato su Twitter le immagini dell’aeroporto internazionale distrutto dall’esercito russo, mentre è stato rilanciato il piano di evacuazione, già previsto fino al 5 dicembre, per i residenti di Kherson. Secondo l’intelligence britannica, il piano dell’esercito russo è quello di accerchiare la città di Bakhmut, nell’Oblast di Donetsk, continuando a investire gran parte dello sforzo militare complessivo e della potenza di fuoco lungo un settore di circa 15 chilometri di linea del fronte. Negli ultimi giorni, la Russia ha probabilmente compiuto piccoli progressi sull’asse meridionale, dove sta cercando di consolidare limitate teste di ponte a ovest del terreno paludoso intorno al fiume Bakhmutka e ha dato priorità a Bakhmut. E secondo il rapporto degli 007 di Londra la cattura di Bakhmut è diventata per Mosca un obiettivo simbolico e politico. Intanto, mentre il Cremlino annuncia la possibilità di una visita ‘a tempo debito’ di Vladimir Putin, immagini satellitari lanciate dalla Bbc, mostrano che Mosca sta consolidando la sua presenza militare, in particolare a Mariupol, la città portuale catturata nei mesi scorsi, dove sta costruendo una nuova grande base militare.