Sono giorni di intensa attività nel grattacielo Unicredit, in Piazza Gae Aulenti a Milano, dove ieri pomeriggio si è riunito il Consiglio di Amministrazione del gruppo bancario, chiamato ad approvare la trimestrale appena resa nota dall’amministratore delegato, Andrea Orcel.
Dialogo Unicredit-Governo per acquisizione BPM
Tra i temi sviscerati dal Ceo quest’oggi c’è anche l’aggiornamento sull’offerta pubblica di scambio da 10 miliardi di euro per l’acquisizione di Banco BPM, dopo le restrizioni imposte a Unicredit dal Consiglio dei ministri. Le misure varate renderebbero nel complesso poco conveniente l’acquisizione, ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha indicato la sicurezza e l’interesse nazionale come ragione che legittima gli ostacoli imposti all’operazione.
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Il golden power, con cui il governo il 18 aprile ha apposto delle condizioni all’operazione, in futuro potrebbe anche spingere Orcel a rinunciare ad acquisire la banca guidata da Giuseppe Castagna se non dovesse arrivare un’apertura da Roma. O comunque a riesaminare l’operazione. Unicredit ancora non ha preso una decisione a riguardo, anche perché a breve potrebbero avviarsi dei colloqui tra le due parti – Unicredit e Governo – per chiarire le condizioni del Golden Power; lo ha affermato lo stesso Orcel a Bloomberg nel giorno della presentazione dei conti del primo trimestre.
Solida crescita del gruppo
Il Ceo ha poi presentato, appunto, i risultati del primo trimestre 2025, il migliore, a suo dire, della storia di Unicredit. I dati dimostrerebbero questa crescita che amplia il
divario positivo rispetto ai concorrenti. Si tratta del diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia. Il gruppo ha chiuso il periodo preso in considerazione con un utile netto “record” in rialzo del 8,3% a 2,8 miliardi di euro e ricavi in aumento del 2,8% a 6,5 miliardi, trainati da commissioni in rialzo del 8,2% a 2,3 miliardi che hanno più che compensato la riduzione del margine di interesse a 3,5 miliardi.
Orcel ha ribadito: “I risultati di questo trimestre, ben oltre il nostro piano su tutti gli indicatori chiave di performance, confermano la resilienza del nostro core business, la profondità della nostra trasformazione e la solidità della nostra traiettoria futura“.
L’aumento della partecipazione in Commerzbank al 30%
L’amministratore delegato del gruppo italiano si è soffermato anche sulla questione Commerzbank. Il cambio di governo in Germania, infatti, impone la formazione di un nuovo dialogo per finalizzare l’acquisizione da parte di Unicredit della partecipazione nella banca tedesca.
Lo scorso 14 aprile l’Antitrust tedesco e precedentemente la BCE avevano autorizzato l’operazione, ma è sempre stata respinta l’acquisizione da parte dell’italiana. Su questo Orcel ha detto: “possiamo aspettare fino al ’27. Valuteremo se Commerzbank vuole avere degli scambi di vedute costruttivi e bilaterali anziché chiederci di fare un’offerta al buio“.
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