I numeri della Federazione nazionale degli ordini dei medici: via alla campagna “Invisibili”. “Serve una rivalutazione del trattamento economico di tutto il personale sanitario”
Le condizioni di lavoro sono sempre più insostenibili per i medici del Servizio sanitario nazionale (Ssn). Invisibili agli occhi della politica, nei prossimi cinque anni saranno 100mila i medici pronti alla fuga. La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) lancia quindi, la nuova campagna ‘Invisibili’ per denunciare l’indifferenza del Governo rispetto ai problemi del Ssn.
Le dichiarazioni di Schillaci
Le dichiarazioni del ministro della Salute, Orazio Schillaci, non si fanno attendere: “Punto alla rivalutazione del trattamento economico di tutto il personale sanitario, per rendere più attrattivo il Sistema sanitario nazionale”. Anticipare la decorrenza al 2023, per l’erogazione degli aumenti previsti per il personale dei Pronto soccorso per uno stanziamento complessivo di 200 milioni, è uno degli obiettivi presentati in Senato dal ministro.
La denuncia della Fnomceo
Le problematiche restano e la denuncia della Fnomceo – il cui spot presenta un medico in tuta anti-Covid che spogliandosi diventa invisibile – ne è un chiaro sentore. Secondo la Federazione nazionale degli ordini dei medici: “Fondi tagliati, strutture antiquate, carenze di personale che costringono i medici a fare milioni di ore di straordinario”. Ciò comporta la fuga del personale sanitario. Tra ospedale e territorio, infatti, mancano più di 20mila medici: circa 4500 nel pronto soccorso, 10mila nei reparti e 6000 di medicina generale. A questo, si aggiunge anche la retribuzione del personale inadeguata, che porta l’Italia a piazzarsi come terzultimo Paese in Europa sul fronte delle remunerazioni. “La scarsa attrattività del Ssn potrebbe avere conseguenze drammatiche. In questi anni il Fondo sanitario nazionale è cresciuto di 14 miliardi e altri 15 sono stati previsti dal Pnrr. Ma neanche un euro è stato destinato ai professionisti, che sono la spina dorsale del servizio sanitario” ha sottolineato il presidente Fnomceo, Filippo Anelli. La politica è quindi chiamata a studiare un piano che riporti la sanità del Paese al centro dell’agenda.