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Orsini sui dazi americani: “L’Ue non dà certezze, ma bisogna capire che le industrie non sono bancomat”

Orsini ha ricordato che in questo momento l'Italia deve saper rispondere a due importanti crisi. Da un lato gli Usa che cercando di attrarre le imprese italiane sul loro territorio, dall'altro la Cina che cerca invece di invadere la nostra Nazione con i propri prodotti

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Le discussioni sulla Manovra finanziaria stanno per approdare in Parlamento e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, continua a inviare messaggi al governo affinché compia le giuste scelte in ambito finanziario. Le imprese italiane continuano a vivere momenti di disagio, causati dal caro bollette e dalle difficoltà legate alle esportazioni.

La Legge di Bilancio per il 2026 deve quindi cercare di rispondere almeno in parte agli appelli degli industriali. Orsini ha quindi ricordato come ormai da maggio, Confindustria continui a chiedere un piano finanziario triennale, quindi di ampio respiro e capace di rendere nuovamente competitive le nostre aziende. “Abbiamo detto da subito che preferiamo una manovra che abbia molta più visione di crescita“, ha spiegato il leader degli industriali nel corso dell’assemblea degli industriali a Bergamo, aggiungendo che, dal suo punto di vista, esiste un margine di miglioramento del testo.

Orsini: “L’Italia deve tornare ad essere competitiva”

Orsini ha ricordato che in questo momento l’Italia deve saper rispondere a due importanti crisi. Da un lato gli Usa che cercando di attrarre le imprese italiane sul loro territorio, dall’altro la Cina che cerca invece di invadere la nostra Nazione con i propri prodotti. La risposta sta proprio nella necessità di tornare competitivi. I passi principali da compiere, quindi, riguardano un corretto utilizzo dei fondi del Pnrr, così come un intervento sul costo dell’energia, che rischia di diventare insopportabile per famiglie e aziende.

Il presidente di Confindustria ha riconosciuto come elementi positivi la presenza del super ammortamento e per le aziende, sostenendo però come sia necessario fare di più sulla misura fiscale Pex, sull’utilizzo del credito d’imposta sulla parte contributiva per chi ha investito e per mantenere il fondo centrale di garanzia, anche attraverso trattative con il mondo bancario.

Orsini sui dazi: “Serve un’Europa che riesca a difenderci”

Un tema piuttosto spinoso, poi, è quello dei dazi americani. Innanzitutto, Orsini ha sottolineato i pericoli che si nascondono dietro l’incertezza provocata dalle decisione statunitensi. “Su alcuni capitoli vediamo che gli accordi fatti sui dazi non stanno ottenendo risultati” ha sottolineato il leader degli industriali, parlando di pasta e componenti di alluminio e rame.

Serve un Europa che faccia l’Europa, che in questo momento manca tantissimo“, ha poi tuonato, chiarendo che se dovesse proseguire su questa strada, l’Ue rischia di tradire il patto firmato con le imprese e i cittadini italiani. “Le incertezze si combattono con le certezze e purtroppo l’Europa oggi non ci dà certezze. Bisogna capire che le industrie non sono dei bancomat“, ha concluso durissimo, invitando le istituzioni europee a velocizzarsi nelle loro decisioni, così da evitare di venire inglobati dalle volontà statunitensi.

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