Il Superbonus 120% consiste in una maggiorazione del 20% del costo del lavoro ai fini della determinazione del reddito per tutte le assunzioni a tempo indeterminato. Tale maggiorazione sale al 30% per le categorie protette, inclusi giovani, donne e beneficiari del reddito di cittadinanza. L’agevolazione fiscale è applicabile a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma societaria, e ai lavoratori autonomi.
Il decreto interministeriale, firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, stabilisce che per poter beneficiare della maggiorazione, il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato deve aumentare di anno in anno rispetto al periodo d’imposta precedente. In altre parole, le imprese devono dimostrare un incremento occupazionale concreto per accedere al beneficio, cosa che, pertanto, porterebbe i datori di lavoro a trovare maggiormente allettante l’idea di assumere lavoratori a tempo indeterminato.
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Oltre 40 miliardi stanziati
Il decreto ha ottenuto la firma del Ministro del Lavoro, Marina Calderone, e sarà discusso a Palazzo Chigi durante il prossimo incontro tra la Premier Giorgia Meloni e i sindacati. Questo incontro illustrerà il decreto Coesione, che sarà poi esaminato dal Consiglio dei Ministri.
Il decreto prevede una forte spinta sul lavoro con 43 miliardi di euro destinati a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese, cifra che potrebbe salire a 74 miliardi con il co-finanziamento nazionale. Durante l’incontro, la Premier Meloni confermerà anche l’impegno del Governo a ridurre il cuneo fiscale e a sostenere le famiglie a basso reddito, con misure come il bonus di Natale fino a 100 euro per i nuclei monoreddito con redditi fino a 28mila euro e almeno un figlio a carico.
Superbonus: più contratti indeterminati
Secondo le previsioni del Governo, questa nuova misura potrebbe interessare circa 380.000 imprese. Il Decreto Legislativo 216 del 30 dicembre 2023, che ha introdotto la riforma dell’Irpef, rappresenta il primo modulo di questa iniziativa fiscale, e il recente aumento degli occupati a febbraio – circa 142mila lavoratori permanenti in più – sembra indicare un effetto positivo già in atto.
La bozza del decreto include sei articoli che specificano i soggetti beneficiari del Superbonus 120%. Tra questi, ci sono società di capitali, enti non commerciali (limitatamente ai nuovi assunti utilizzati nell’esercizio dell’attività commerciale), società di persone ed equiparate, imprese individuali, società ed enti non residenti che esercitano attività commerciale nel territorio italiano attraverso una stabile organizzazione, e gli esercenti arti e professioni, anche in forma di associazione professionale o di società semplice.
Sono invece esclusi dall’agevolazione gli imprenditori agricoli, coloro che svolgono attività commerciali in via occasionale, e le società ed enti in liquidazione ordinaria o soggetti a procedure liquidatorie relative alla crisi d’impresa.
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