Contrazione nella richiesta di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane ma vola l’importo del 3,8%
Il 2022 segna un’importante contrazione nella richiesta di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane nel 2022, con un calo del 22,7% rispetto all’anno precedente.
I dati di EURISC
I dati raccolti da EURISC – il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF – svelano come le surroghe hanno subito flessione del 58,2% nei primi nove mesi dell’anno, mentre i nuovi mutui erogati si mantengono pressoché stabili, con una contrazione dell’1,1%. Una tendenza differente invece con il calo dei mutui è l’importo medio richiesto nel 2022, che ha toccato un volume di 144.458 euro, in crescita del 3,8% rispetto all’anno precedente, con quasi i tre quarti delle richieste che presenta un importo medio inferiore a 150.000.
La domanda Under 35
Interessante anche notare come la fascia d’età under 35 sia catalizzatore dei volumi di domanda, con il 35,6% del totale. Simone Capecchi, Executive Director di CRIF ha dichiarato: “In questi ultimi mesi, la domanda di nuovi mutui è stata penalizzata principalmente da due fattori: aumento dei tassi di interesse e minore disponibilità delle famiglie al ricorso al credito per via del clima di incertezza sul fronte geopolitico e macroeconomico”.
Capecchi ha poi aggiunto: “Ha sicuramente influito anche il temporaneo venire meno dell’offerta di mutui agevolati con garanzia Consap agli under 36, diventati economicamente non più sostenibili per l’offerta. Tuttavia, per il 2023 sono stati confermati molti degli incentivi governativi, in particolare quelli rivolti ai giovani, alla ristrutturazione edilizia e al risparmio energetico. Da considerarsi come dei veri e propri antidoti per l’intero comparto”.