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Moody’s alza da stabile a positivo il giudizio degli investitori sull’Italia, Giorgetti: “Segnale di fiducia”

Moody's prevede che il debito pubblico raggiungerà il 138,4% del pil nel 2026 e nel 2027, in aumento rispetto al 135,3% dell'anno scorso, ma dal 2028 in poi, avanzi primari sostenuti dovrebbero portare il peso del debito a un graduale calo

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Dagli Stati Uniti arriva una buona notizia per l’economia italiana, nonostante le politiche del Presidente USA Donald Trump stiano sconvolgendo i mercati internazionali. Moody’s, una delle maggiori società nella valutazione della qualità e dell’indice di affidabilità dei titoli emessi da un attore economico, sta dando fiducia alla condizione finanziaria italiana.

Nel tardo pomeriggio di ieri, a mercati chiusi, infatti, Moody’s ha alzato da stabile a positivo l’outlook che accompagna il grado d’investimento Baa3 attribuito all’Italia ormai da 7 anni. Lo scorso 11 aprile era arrivata già la promozione di Standard and Poor’s che ha portato il giudizio da BBB a BBB+, con outlook stabile. 

Moody’s ha spiegato in una nota che il miglioramento dell’outlook per l’Italia riflette il miglioramento delle prospettive di bilancio, in un contesto di performance fiscale migliore del previsto nel 2024 e di un contesto politico interno stabile, una governance efficace rispetto ai paesi concorrenti. Tutto questo aumenta la probabilità che continuino a migliorare gli indicatori di bilancio.

La nota di Moody’s sull’Italia

Inoltre, le prospettive positive sarebbero supportate da un “mercato del lavoro solido, da solidi bilanci di famiglie e imprese e da un settore bancario sano“. Ulteriori miglioramenti sono previsti nella “posizione patrimoniale netta sull’estero sosterranno probabilmente la resilienza economicaoltre a ridurranno la suscettibilità dell’Italia al rischio di eventi. Anche perché le banche italiane, secondo il rapporto di Moody’s, stanno dimostrando “una solida capitalizzazione, una redditività migliorata, un’ampia liquidità e una solida qualità degli attivi“.

Per quanto riguarda la conferma del rating Baa3, prosegue Moody’s, essa “La dimensione e la ricchezza dell’economia italiana, la sua efficace capacità decisionale e istituzionale si traducono in un elevato grado di resilienza economica”. La mancata crescita, però, è da attribuire all’elevato debito pubblico dell’Italia che, “unito al graduale indebolimento della sua accessibilità economica e alle sfide strutturali legate all’invecchiamento della popolazione, continua a rappresentare un limite al suo profilo creditizio“.

Le reazioni del Governo Meloni

Palazzo Chigi esprime grande soddisfazione per le valutazioni fatte da Moody’s, declinando la decisione in un “segnale importante di fiducia nella solidità della nostra economia e nella credibilità delle politiche economiche del Governo”. Motivo per cui, l’esecutivo conferma che continuerà su questa strada con “determinazione, nell’interesse dei cittadini italiani e della stabilità della Nazione“.

Per il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti il giudizio positivo “è il frutto del lavoro serio e silenzioso che stiamo portando avanti per salvaguardare i conti pubblici, sostenere la crescita ed attrarre investimenti”. Un risultato che arriva, inoltre, in un contesto dove a fronte di giudizi negativi diffusi, invece, “c’è un paese, al quale viene riconosciuto un upgrade significativo“.

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