Dal Consiglio dei ministri odierno sono trapelate le prime linee guide per la manovra del 2026. Una legge di Bilancio su cui sono puntati gli occhi dell’intero Paese, con l’intenzione di comprendere se le restrizioni e le attenzioni degli scorsi anni abbiano dato i risultati sperati. Il ministro degli Affari europei, Tommaso Foti, ha annunciato l’approvazione del Documento programmatico di bilancio passato (Dpb), spiegando poi che la prossima riunione del Cdm sarà il prossimo venerdì.
Nella nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si legge che “la manovra, complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui“. Tra le principali misure, poi, si contano la riduzione della seconda aliquota Irper, che dall’attuale 35% passerà al 33% con uno stanziamento nel triennio di circa 9 miliardi di euro. Inoltre, per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stati stanziati per il 2026 circa 2 miliardi di euro. Nel testo dovrebbero essere prorogate per il 2026 le stesse condizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi previste per il 2025.
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“La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza“, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Il titolare del Mef ha specificato che all’interno di questo scenario l’obiettivo del governo è quello di agire sia sul sostegno del potere di acquisto di famiglie e imprese sia sulla sostenibilità della finanza pubblica. Un impegno che lui stesso ha definito “coerente” con il percorso della spesa netta indicato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e confermato nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025.
Manovra, le prime linee guida del Cdm
Un punto piuttosto atteso all’interno di questa manovra riguarda il contributo delle banche e delle assicurazioni alla finanza pubblica. Secondo quanto si legge nelle linee generali del Cdm, sembra che questo potrebbe arrivare a 4,5 miliardi. Un tema piuttosto discusso in queste settimane, che ha visto anche la contrapposizione della Lega, favorevole al contributo, e di Forza Italia, contraria.
Per quanto riguarda l’adeguamento dei salari, è stato deciso di stanziare per il 2026 circa 2 miliardi di euro, mentre per contrastare la povertà sono stati dedicati 3,5 miliardi in tre anni dedicati alle famiglie. Inoltre, la manovra dovrebbe introdurre una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, in modo da intervenire sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con “effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui“.
Tra le linee figura anche un possibile congelamento dell’innalzamento dell’aspettativa di vita collegata alle pensioni e che scatta dal 2027 ma, stando ad alcune indiscrezioni sarebbe selettivo ovvero escludendo alcune categorie come i lavori usuranti e quelli precoci. E così, spunterebbe, come seconda opzione, l’ipotesi dell’innalzamento di un solo mese all’anno fino al 2029.
Secondo le linee guida, nella legge di Bilancio si lavora ancora sui dettagli della pace fiscale che dovrebbe riguardare tutto l’anno 2023. L’ipotesi più accreditata resta quella di 108 rate in 9 anni, e sarebbero esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Sarà prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e della sugar tax. Sui rifinanziamenti, il Cdm avrebbe deciso di dedicare alla sanità oltre 5 miliardi per il 2026 e il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028. Quanto alla sanità, ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
E’ stato confermato anche per tutto il prossimo anno al 50% il bonus ristrutturazione sulla prima casa e al 36% quello sulla seconda. E torna invece il superammortamento per il sostegno delle imprese e per l’innovazione. In sostanza, quindi, il valore complessivo è di 4 miliardi di euro. Credito d’imposta nel triennio per le imprese delle Zes e rifinanziamento della Nuova Sabatini.
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