Speranza. Questa è la parola che potrebbe racchiudere al meglio il discorso che Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale europea (Bce), ha tenuto in audizione in commissione Affari economici al Parlamento europeo. In un momento di così forti incertezze, ma anche di paure, la Bce non teme di compiere passi in avanti. L’organo finanziario dell’Ue non si limita ad attendere, ma esorta e spinge i Paesi membri a compiere scelte coraggiose, con l’obiettivo di migliorare una situazione economica che, se rimanesse stagnante, condannerebbe l’intero continente al fallimento.
Così la presidente sottolinea che la situazione di crescente incertezza è considerata come transitoria, o comunque affrontabile dall’Unione europea. Lagarde ha infatti spiegato che al momento i rischi per le prospettive di crescita sono orientati al ribasso. Infatti, nel caso in cui la crescita dovesse rallentare a seguito di un’escalation delle tensioni commerciali globali, si potrebbe velocizzare con una rapida risoluzione di queste tensioni e, se non è possibile, con un aumento della spesa per la difesa e le infrastrutture.
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A ogni problema c’è una soluzione e la Bce ne è al corrente. Lo stesso stato d’animo dovrebbe però essere adottato dalla stessa Ue. “In un mondo sempre più segnato da frammentazione, incertezza e conflitti, l’Europa deve riaffermare il suo ruolo di pilastro della stabilità economica e politica“, ha sostenuto il volto della Bce, aggiungendo ancora una volta un appello affinché l’economia dell’area euro venga resa più produttiva, competitiva e resiliente.
Lagarde: “L’inflazione resta stabile al 2%”
“I momenti di cambiamento possono anche essere momenti di opportunità“, ha continuato in riferito all’incertezza politica ed economica che caratterizzano questo momento storico. Affinché ciò avvenga è necessario adottare politiche fiscali e strutturali che abbiano come fine investimenti strategici. Tra questi sono stati citati la Bussola della Competitività e l’Unione del Risparmio e degli Investimenti, ovvero sovrastrutture che riescano a guidare i Paesi europei verso tempi più floridi.
Quello attuale sembra il momento più adatto per dare vita a questi cambiamenti. I sondaggi infatti indicano una crescita minima dell’attività economica a breve termine, ma pur sempre positiva. Secondo gli esperti dell’Eurosistema, infatti, l’economia della zona euro dovrebbe crescere dello 0,9% quest’anno, dell’1,1% nel 2026 e dell’1,3% nel 2027. Allo stesso tempo, il mercato del lavoro è rimasto solido, con il tasso di disoccupazione al 6,2% ad aprile, il livello più basso dall’introduzione dell’euro.
Lagarde: “Sui tassi di interesse decideremo volta per volta”
Anche l’inflazione si dimostra piuttosto resiliente. Lagarde ha confermato che anche in questo periodo di mancanza di certezze, il valore non dovrebbe muoversi dal 2%, che è l’obiettivo della Bce, nonostante il momento di “eccezionale incertezza“. Per quanto riguarda i prossimi tagli dei tassi, però, la presidente ha deciso di non sbilanciarsi, ribadendo che ogni decisione viene prese sulla base di un approccio che studia i dati e la politica monetaria. “Non ci impegniamo in anticipo su un percorso specifico per i tassi“, ha ribadito, sottolineando che una particolare attenzione sarà rivolta al prezzo delle materie prime, tra cui quello dell’energia.
Un elemento piuttosto particolare, vista la possibilità che il conflitto in Iran generi una crisi dell’approvvigionamento del petrolio e di conseguenza un aumento del prezzo di carburanti e bollette. L’approccio della Bce non vuole trascurare nulla, né lasciare che alcuni fattori vengano trascurati in favore di una decisione utile nel breve periodo ma catastrofica per il futuro più lontano.
Lagarde ha poi dichiarato che con gli attuali tassi di interesse, l’Europa si trova in una posizione adatta per “affrontare le situazioni incerte“. Un equilibrio ottimale che dovrà essere disturbato solamente se ritenuto necessario a seguito di uno studio approfondito. La resilienza della zona euro continua quindi a stupire, anche se nel messaggio speranzoso della presidente della Bce non è sfuggito l’avvertimento ai decisori, esortati a non perdere tempo ma ad agire affinché l’economia europea continui a crescere, punto percentuale dopo punto percentuale.
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