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Lagarde avverte l’Ue: “Servono investimenti comuni, siamo più grandi di così”

Il piano della presidente per il miglioramento dell'Ue prevedrebbe la possibilità di mettere in atto investimenti congiunti da parte dei Paesi membri che possano stimolare la crescita potenziale e contribuire alla stabilità macroeconomica della comunità europea

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L’Europa è attualmente al di sotto del suo potenziale“, è questo l’allarme che ha lanciato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (Bce), nel corso della sua audizione alla Commissione Econ del Parlamento europeo, dove ha affrontato alcuni temi generali riguardanti le condizioni dell’economia Ue. L’avvertimento di Lagarde deriva dai report redatti e pubblicati da Enrico Letta e Mario Draghi, che hanno portato alla luce una situazione sconfortante, a cui l’Ue deve tentare di porre rimedio al più presto.

In questo senso, la presidente della Bce ha ricordato che è giunto il momento di cominciare a ripensare il ruolo e il funzionamento dell’Unione europea almeno per quanto riguarda le questioni economiche, in quanto: “L’Europa è più grande delle sue parti costituenti“. Il piano della presidente, quindi, prevedrebbe la possibilità di mettere in atto investimenti congiunti da parte dei Paesi membri che possano stimolare la crescita potenziale e contribuire alla stabilità macroeconomica della comunità europea.

Christine Lagarde, presidente Bce
Christine Lagarde, presidente Bce

Così, i vantaggi sarebbero comuni e soprattutto ingenti. “Questi investimenti comuni ci consentirebbero di sfruttare le economie di scala e affrontare le sfide transfrontaliere, aggiungendo valore a ciò che gli investimenti potrebbero ottenere da soli“, ha infatti sostenuto Lagarde, mettendo in luce che queste azioni dovranno però essere accompagnata da sforzi di riforma coordinati e ambiziosi. Il riferimento sarebbe a quanto dichiarato nel corso della precedente audizione della presidente, in cui ha affrontato gli argomenti dell’unione dei mercati capitali e dell’approfondimento del mercato unico, che secondo Lagarde sarebbero “fondamentali” per l’economia Ue.

Lagarde: “L’inflazione calerà nel 2025

La presidente della Bce ha poi nuovamente affrontato il delicato tema dell’inflazione nell’Ue, sottolineando che nel prossimo futuro, ovvero nel quarto trimestre di quest’anno, è previsto un rialzo dei tassi, in quanto i precedenti cali dei prezzi dell’energia non saranno più conteggiati. Nel corso dell’anno prossimo, però, è previsto un nuovo abbassamento dell’inflazione che permetterebbe quindi alla comunità europea di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per quanto riguarda i tassi di interesse, Lagarde ha preferito non esporsi, sottolineando che nel corso della prossima settimana la Bcerivedrà le sue posizioni“. Nessuna certezza, insomma, ma solo un approccio basato sui dati e sui cambiamenti del contesto economico, senza alcun tentativo di “impegnarsi in anticipo per un percorso di tasso particolare“.

Lagarde: “Su Trump serve cautela

Lagarde si è poi soffermata su specifiche situazioni, affrontando la crisi economica della Germania e la salita al potere di Donald Trump negli Stati Uniti. Sulla prima questione, Lagarde ha confermato che dal suo punto di vista la Germania dovràfare di più” per sostenere i propri investimenti così da porre fine alla recessione. Mentre sulla questione statunitense, la presidente ha evidenziato la necessità di affrontare l’elezione di Trump, e le conseguenze che questa porterà con sé, con una certa cautela.

Dobbiamo vedere cosa viene effettivamente fatto, cosa viene mantenuto, cosa viene legiferato, cosa viene attuato“, ha infatti ricordato Lagarde, lasciando intendere che per ora la situazione sarebbe troppo incerta per poter agire preventivamente.

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