Lagarde scuote l’Ue: “Urgente colmare il gap competitivo con le superpotenze”

"Penso sia un imperativo urgente considerare qualsiasi opzione possibile per migliorare la competitività" ha sottolineato la presidente, evidenziando come sia giunto il momento per l'Unione europea di affrontare l'enorme distanza che la allontana dalle altre superpotenze europee

Redazione
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La presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione in Commissione Affari economici e monetari al Parlamento europeo, ha unito la sua voce a quella di Mario Draghi, tentando di scuotere l’Ue in termini di produttività e innovazione. “Penso sia un imperativo urgente considerare qualsiasi opzione possibile per migliorare la  competitività” ha infatti sottolineato la presidente, evidenziando come sia giunto il momento per l’Unione europea di affrontare l’enorme distanza che la allontana dalle altre superpotenze europee.

Tutti i mezzi possibili per colmarlo devono essere adottati al più presto possibile. Credo che nessuna soluzione possa essere scartata come troppo difficile, non abbiamo il lusso del tempo per escludere potenziali opzioni” ha tuonato Lagarde, tentando di scuotere un’Unione europea che si è ormai abituata a periodi di stagnazione, senza alcuna reale intenzione di trovare una soluzione al problema. In questo senso, la presidente ha esortato anche la comunità europea a lavorare per “un ecosistema di regolamentazione e vigilanza che promuova l’integrazione del mercato“.

Questa soluzione, infatti, potrebbe essere utile per smuovere, anche minimamente, i mercati europei, visto che i cittadini degli Stati membri possiedono in totale 1,1 trilione di euro di risparmi, di cui solo un terzo sono detenuti in depositi. Tali fondi andrebbero invece fatti circolare, poiché l’investimento di “una piccola parte di questi fondi nei capitali europei potrebbe contribuire notevolmente agli oltre 700 miliardi di euro necessari a raggiungere gli obiettivi strategici chiave dell’Ue“.

Lagarde: “L’inflazione affronta venti contrari ma tornerà sul target in tempi tempestivi

Trattando poi il delicato tema dell’inflazione, e degli obiettivi che la Bce si è posta per i prossimi anni, Christine Lagarde ha deciso di affrontare il tema con moderazione, senza creare allarmismi o illusioni. “Guardando al futuro, l’inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell’energia scompariranno dai tassi annuali” ha infatti avvertito la presidente, per poi aggiungere che secondo le stime della Banca centrale europea, questa dovrebbe tornare nei parametri prestabiliti abbastanza velocemente.

Le ultime proiezioni dello staff della Bce prevedono che l’economia crescerà dello 0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026” ha ribadito Lagarde, sottolineando che queste fluttuazioni saranno tenute in considerazione nella prossima riunione di politica monetaria di ottobre. Secondo Lagarde, poi, la ripresa dell’inflazione potrebbe essere rafforzata dal fatto che l’aumento dei redditi reali potrebbe consetire alle famiglie di consumare in modo maggiore.

Christine Lagarde, presidente Bce
Christine Lagarde, presidente Bce

Inoltre, ad avvalorare questa tesi vi sarebbero altri dati: “Il tasso di disoccupazione al 6,4% a luglio, sostanzialmente invariato rispetto all’anno scorso. La crescita dell’occupazione è rallentata a solo lo 0,2% nel secondo trimestre e gli indicatori recenti indicano un’ulteriore decelerazione nei prossimi trimestri“.

Lagarde: “Siamo determinati a garantire inflazione al 2%

La presidente della Bce ha poi voluto rassicurare i presenti, sostenendo che l’obiettivo della Banca centrale europea è quello di “far tornare l’inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo“. Affinché questo obiettivo sia raggiunto, infatti, sarà necessario seguire un approccio dipendente dai dati al fine di “determinare il livello e la durata appropriati della restrizione“, così da potersi concentrare sulle prospettive dell’inflazione, sulle sue dinamiche e sulla trasmissione della politica monetaria.

Lagarde ha però avvisato che, al fine di rispettare gli obiettivi preposti, sarà necessario “mantenere i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario“. In questo modo, la Bce si starebbe impegnando in anticipo su “un percorso di tasso particolare“. La presidente ha poi voluto sfruttare l’occasione per esortare nuovamente l’Ue a prendere in considerazione la creazione di un’Unione dei mercati capitali affinché i “mercati frammentati dell’Ue” vengano integrati e venga quindi promossa la “diversificazione del rischio e l’assorbimento degli shock in tutta l’Unione“.

Inoltre, la presidente della Bce ha evidenziato che la creazione di un mercato unico può rivelarsi fondamentale per il raggiungimento di alcuni obiettivi chiave dell’Ue, quali il finanziamento delle transizioni green e la digitalizzazione. “Ora, all’inizio di una nuova legislatura, siamo a un bivio. L’attuale slancio politico deve essere convertito in un programma concreto con chiare priorità. E questo programma deve essere rapidamente  seguito da azioni genuine” ha concluso Lagarde.

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