Pesano affitti, mutui e bollette. Quasi il 40% usa i risparmi per arrivare a fine mese. Il presidente Fara: “Recuperare confronto fra governo e opposizioni”
Pessimisti sull’andamento dell’economia, attenti alle spese tra bollette, benzina e generi alimentari che pesano sempre di più, meno fiduciosi nelle istituzioni. A tracciare l’identikit degli italiani nel 2023 è come sempre il Rapporto Italia dell’Eurispes che parte da una constatazione: la pandemia ha diffuso un senso di pessimismo. Più della metà dei cittadini infatti, il 53,8%, ritiene che la situazione economica del Belpaese sia peggiorata nell’ultimo anno, mentre nel 2020 a prevalere era l’opinione di una sostanziale stabilità.
Futuro? Il 30% degli italiani si aspetta il peggio
Non va meglio se ci si sforza di immaginare il futuro: per il 31,2% degli italiani la situazione resterà stabile nei prossimi 12 mesi e per circa il 30% peggiorerà. Solo per l’8,5% ci sarà un miglioramento mentre il 30,2% non sa o non risponde. Solo un italiano su quattro, il 24,6%, dichiara di riuscire a risparmiare, mentre il 38,9% delle famiglie è costretto a utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese. A causare maggiore difficoltà sono affitti, bollette e mutui. Diverse le contromisure per far fronte ai rincari, che incidono particolarmente anche su generi alimentari e benzina: quasi sette italiani su dieci hanno tagliato sui regali, il 64,6% ha acquistato più prodotti in saldo, il 56,2% ha comprato alimenti nei discount, mentre ben il 64% ha cambiato marca di un prodotto alimentare se più conveniente.
Ma per invertire la rotta ci vuole “il coraggio di fare scelte anche impopolari, di accompagnare le riforme verso una definitiva conclusione”, è l’appello lanciato dal presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara, che tra le priorità indica “il recupero di un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione superando la logica del conflitto a ogni costo”.
Mattarella mette tutti d’accordo
A supportare questa tesi è anche lo stesso rapporto Eurispes, che fotografa una “situazione di generale calo della fiducia espressa dai cittadini nelle istituzioni”. Un terzo degli italiani, il 34,3%, ha fiducia nell’attuale governo, ma è il presidente della Repubblica a raccogliere con il 52,2% la percentuale maggiore dei consensi. La magistratura è al 41%, il Parlamento al 30%, i presidenti di Regione al 34,8%.
Presidenzialismo e autonomia: cosa dicono gli italiani
Girandola di quesiti anche sulle riforme istituzionali da cui emerge come più della metà dei cittadini, il 51,9%, voglia l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Il 56,1% caldeggia invece l’autonomia delle Regioni. Maggiore prudenza per quanto riguarda l’elezione diretta del presidente della Repubblica, per la quale si dice favorevole il 48,3%.
Temi etici: 7 italiani su 10 vogliono l’eutanasia
Dall’indagine sui temi etici prevale il consenso per l’eutanasia, con il 67,9% degli italiani che si dice a favore, mentre il 68,8% sostiene il testamento biologico e rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito i favorevoli rappresentano il 50%, mentre erano soltanto il 39,4% nel 2019. Sì, per il 59,2%, anche ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Poco meno di quattro cittadini su 10, il 39,5%, sono a favore della maternità surrogata. In minoranza anche i consensi alla legalizzazione delle droghe leggere (47,9%) e alla legalizzazione della prostituzione: 45,7% i favorevoli.