Le analisi Istat rivelano una decisa accelerazione rispetto al +7,6% del mese precedente, ma più basso della stima preliminare pari a +8,3%
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’8,2% su base annua, da +7,6% nel mese precedente. Questo è quanto riporta l’Istat nella sua analisi.
Carrello spesa: quali sono i dati
Secondo quanto disposto dall’istituto di statistica, frenano i prezzi del carrello spesa. I beni alimentari, della cura della casa e della persona, infatti, rallentano in modo considerevole, passando da +12,6% di marzo a +11,6%. Di tutt’altro andamento invece, sono i prezzi dei prodotti ad alta frequenza che da +7,6%, sono arrivati a +7,9%.
Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati e non, evidenziano un’attenuazione della loro crescita in ragione d’anno, che contribuisce al rallentamento dell’inflazione di fondo.
Inflazione: una forte accelerazione
I motivi a cui si deve l’accelerazione del tasso di inflazione sono molteplici. Innanzitutto, l’aumento dei prezzi di quei beni energetici non regolamentati che riflettono una crescita su base mensile del 2,3%. Inoltre, quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona – passati da +6,3% a +6,9% – e dei Servizi vari – da +2,5% a +2,9%.
Prezzi al consumo: i dati
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) è aumentato dello 0,9% su base mensile. L’Ipca aumenta dell’8,7% su base annua – in accelerazione da +8,1% di marzo con una stima preliminare dell’+8,8%.