Riviste le stime di crescita dovute al turismo: l’ultimo trimestre del 2022 potrebbe chiudersi con il – 0.8%: e nel 2023 si va verso «l’assenza di crescita»
Stime riviste al ribasso e un 2023 che vedrà l’assenza di crescita. Confcommercio rivaluta lo scenario internazionale e le congiunture che potrebbero abbattersi sull’Italia nei prossimi mesi. Secondo l’associazione il Pil nel terzo trimestre 2022 potrebbe segnare -0,8% e «con un ulteriore moderato peggioramento congiunturale nell’ultimo trimestre, il 2022 si chiuderebbe a +3%». In sostanza si tratterebbe di una recessione “mite”, che avrebbe un trascinamento negativo per il 2023 con un ritorno ad un’assenza di crescita.
Le prospettive legate al gas russo
Tutto ruota attorno ai prezzi del gas rispetto al conflitto in Ucraina: secondo Confcommercio il 2022 si potrebbe chiudere con un’inflazione media al 7,5% e questo mese i prezzi toccherebbero il picco segnando +9,2%: una stangata sui consumi e le imprese, di cui 120.000 nel terziario sarebbero a rischio di chiusura nei prossimi 10 mesi. Ma c’è anche lo zampino delle banche centrali nella drastica frenata di un 2022 che era partito con ottimi auspici (per l’Italia una crescita del 4,7% nella Nadef di un anno fa) grazie a riaperture e robusti piano d’investimento pubblico come il Pnrr.