In un recente controllo sono emerse 92 cessioni illecite di account: il caporalato digitale è realizzato attraverso tali cessioni
Durante un recente controllo sulle nuove forme di sfruttamento lavorativo nel settore della cosiddetta Gig economy – compiuto dal comando Carabinieri per la tutela del Lavoro – sono stati identificati 1600 rider.
Cos’è la cessioni di account tra i rider
Sono emerse 92 cessioni illecite di account, con 22 sequestri di mezzi. Il caporalato digitale è realizzato attraverso cessioni di account per accedere alle piattaforme di food delivery, dietro la corresponsione – al titolare dell’account – di una quota percentuale del guadagno giornaliero del lavoratore che effettua la consegna. Il fenomeno è dilagato soprattutto “nel centro-Nord Italia – ha affermato il Generale Antonio Bandiera, comandante del comando carabinieri per la tutela del lavoro – è emerso che l’11% dei rider stranieri lavorano in cessione di account”.
Oltre a rivelare il fenomeno della cessione di account – che interessa l’11,2% dei 823 lavoratori stranieri – sono state accertate 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno. Sono stati sequestrati 22 mezzi non idonei alla circolazione stradale: si trattava di veicoli pericolosi per la salute e l’integrità fisica del Rider o di utenti della strada, perché alcuni velocipedi erano stati modificati in maniera artigianale con applicazione di batterie elettriche posticce, così da aumentare le prestazioni.
Rider, come fare per lavorare nel settore
Per diventare rider basta presentare la propria candidatura sui vari siti di food delivery. Occorre avere un mezzo di trasporto: una bicicletta, un motorino o un’auto e uno smartphone. Si può scegliere dove e quanto guadagnare, quando lavorare. In Italia sono due i modelli contrattuali nel food delivery: quello della collaborazione autonoma regolata dal Ccnl Assodelivery e quello del lavoro dipendente regolato dal contratto aziendale Just Eat.
Nel 2019, Deliveroo contava più di 2 500 dipendenti e più di 60.000 rider attivi in tutto il mondo. Per le piattaforme rappresentate in Assodelivery, si contano in totale 62.938 rider alla fine del 2021, con un numero di contratti raddoppiato rispetto al 2020, quando i lavoratori impiegati in questa attività erano circa 31.259.