Commissione e Consiglio stilano un programma per far fronte alla crisi energetica. Le misure nel dettaglio
Il Consiglio europeo e la Commissione europea puntano a presentare concrete misure d’emergenza per contrastare la crisi energetica in corso.
Fra le prime misure ci sarebbe “l’acquisto congiunto e volontario di gas, legato all’obbligo per un volume equivalente al 15% del fabbisogno di stoccaggio, in base alle esigenze nazionali e l’accelerazione dei negoziati con partner affidabili”.
L’obiettivo, secondo quanto trapela da fonti interne a Bruxelles, sarebbe quello di cercare partenariati per sfruttare il peso collettivo del mercato europeo, aperto anche ai Balcani occidentali e ai partner orientali associati.
La seconda misura punterebbe a regolamentare “un nuovo parametro complementare al Ttf entro l’inizio del 2023.
La terza, invece, costituirebbe un “corridoio di prezzo dinamico temporaneamente valido per le transazioni di gas naturale”. Chiaramente, l’obiettivo sarebbe quello di limitare i prezzi, al momento schizzati alle stelle.
La quarta prevederebbe la stipula di un quadro temporaneo dell’UE per fissare un tetto al prezzo del gas e alla generazione di elettricità, un piano che abbia prima delineato un’analisi dei costi e dei benefici.
La quinta misura riguarderebbe, secondo quanto si legge da una nota congiunta pubblicata dai portavoce degli organi burocratici e amministrativi europei, riguarderebbe “miglioramenti al funzionamento dei mercato dell’energia per aumentarne la trasparenza del mercato, alleviare le tensioni sulla liquidità ed eliminare i fattori in grado di amplificare la volatilità dei prezzi del gas”.
Sesta misura, sarebbe relativa all’accelerazione delle procedure di autorizzazione al fine di velocizzare l’introduzione sul mercato di energie rinnovabili e delle relative reti. Il procedimento si baserebbe sull’articolo 122 del Tfue, relativo alle misure di emergenza.
La settima azione si staglierebbe sulle cosiddette “misure di solidarietà energetica”, attuabili nel caso in cui vi fossero delle interruzioni di fornitura a livello nazionale del gas.
L’ottava, e ultima, misura riguarderebbe la stipula e il compimento, da parte degli strumenti pertinenti delle nazioni e della UE, di misure per il risparmio energetico.