“La scuola deve diventare una priorità per la società, afferma Valditara. Trovare forme nuove di finanziamento, che coinvolgano anche il privato, oltre ovviamente al governo che deve fare la sua parte”
“Dobbiamo lanciare una grande sfida per trovare risorse per la scuola e per gli insegnanti: 1.500 euro al mese a un insegnante di matematica… ma ci rendiamo conto? Per una formazione dura, difficile, che nella società è anche molto richiesta, non è competitivo”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo a ‘Italia 2023: Persone, Lavoro, Impresa’, piattaforma di dialogo promossa da PwC Italia e gruppo Gedi.
“Dobbiamo lanciare una grande sfida, che deve trovare forme nuove – ha spiegato – e parte a livello internazionale. Il problema è che dobbiamo trovare forme nuove di finanziamento alla scuola, che coinvolgano magari anche il privato, oltre ovviamente al governo che deve fare la sua parte. La scuola – ha concluso – deve diventare la priorità per la società, non solo per il governo”.
Infatti dai dati pubblicati nel rapporto “Education at a Glance 2022”, a cura dell’Ocse e dal rapporto semestrale Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, emerge che gli insegnanti italiani guadagnino meno rispetto ai colleghi europei. Non solo lo stipendio è più basso, ma parità di titolo di studio, registra comunque un divario rispetto a quello degli altri dipendenti della pubblica amministrazione.