Il fondatore di Bridgewater, il più grande hedge fund al mondo, lancia l’allarme socioeconomico: inflazione e crescita dei populismi portano il mondo nella crisi dei mercati. Lo scontro economico contro la Cina potrebbe sancire la chiusura della supremazia degli Stati Uniti nel globo
«Il denaro facile ha allargato i divari. Prepariamoci a guerre civili e globali»: è questo lo scenario dai colori quasi apocalittici che, in un’intervista a “Repubblica”, ha dipinto Ray Dalio, investitore e magnate dell’economia mondiale, fra i fondatori di Bridgewater, il più grande fondo monetario del globo.
Siamo alla fine di quello che Dalio chiama l’impero americano, l’egemonia finanziaria e politica che si è imposta nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale. «Ci sono tre grandi forze che esistono e che non sono state presenti nella nostra vita: l’enorme produzione di debito, la stampa di denaro per monetizzare quel debito e i conflitti interni del populismo di sinistra e di destra causati dagli ampi divari di ricchezza e di valori – analizza l’imprenditore – Queste forze stanno portando verso una guerra civile e un grande conflitto di poteri fra gli Stati Uniti e loro alleati e la Cina e i suoi alleati. Queste tre cose stanno accadendo simultaneamente e l’ultima volta che è successo è stato fra il 1930 il 1945».
Gli scenari futuri e cosa succederà nel 2025
Lo scenario prospettato da Dalio è quello di una conflagrazione progressiva che arriverà a scoppiare fra il 2024 e il 2025, ovvero dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, per un aumento esponenziale dell’inflazione e l’indebolimento dell’economia.
«La destinazione finale può essere cambiata anche se è improbabile. Tutto dipende da come noi vogliamo stare insieme. C’è molta ricchezza e gli standard di vita in media sono più elevati rispetto al passato. La capacità dell’uomo di inventare strumenti che migliorano la nostra vita non è mai stata così grande. Dobbiamo solo aumentare le dimensioni della torta e dividerle in maniera intelligente. Ma la storia suggerisce che non è probabile», commenta pessimista il fondatore di Bridgewater.
Dalio ammette che lo scenario prospettato potrebbe essere un processo ciclico, ma i processi di transizione durano decenni e includono depressioni e guerre. L’aumento del controllo sul potere d’acquisto operato dalle Banche centrali ha avuto il come contro parte di accentuare i divari sociali del mondo.