Oggi l’incontro tra la premier Meloni, il ministro Giorgetti e i vertici della Guardia di Finanza per fare il punto sui controlli. Intanto la Gelmini chiede nuovi interventi
Si preannuncia caldo il consiglio dei ministri che andrà in scena oggi alle 18.30. Non solo per l’ordine del giorno, che prevede interventi urgenti di protezione civile e di ricostruzione e un decreto sulle procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per dispositivi medici, il cosiddetto payback sanitario. Ma anche a soprattutto per la questione del caro benzina, che in questi giorni sta infiammando il dibattito politico nazionale.
Prima della riunione, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, incontreranno il comandante generale della Guardia di Finanza generale, Giuseppe Zafarana, per fare il punto e valutare “ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle speculazioni in atto sui prezzi dei carburanti”, come era stato annunciato nei giorni scorsi.
La richiesta della Gelmini
Anche se al momento la linea del governo appare quella di non andare verso un nuovo decreto che tagli il costo delle accise, Mariastella Gelmini, vice segretario e portavoce di Azione, chiede invece di andare in quella direzione. “Gli aumenti del carburante saranno pure il frutto anche di episodi di speculazione, ma almeno per quanto attiene a 30 centesimi sono stati decisi dal governo Meloni nel decreto di novembre prima e in legge di bilancio poi. Una scelta sbagliata che stanno pagando i consumatori: il governo reintroduca oggi stesso i tagli delle accise deliberati dal governo Draghi. Lo facciano temporaneamente, visto che dicono di voler procedere ad una revisione complessiva e definitiva, ma lo facciano oggi. Perché contrariamente, a quanto affermano, la misura non colpisce solo i ‘ricchi’ (li vogliono far piangere?) ma tutti i cittadini, dal momento che la misura incide comunque sulla logistica e sulla distribuzione e dunque anche su tutti i beni di consumo. Possono fare copia e incolla del decreto Draghi: non e’ difficile”.