Il 13 settembre i ristoratori si riuniranno sotto la sede di Eni. Il presidente dell’associazione, Raffaele Madeo, chiarisce: «Luogo simbolico dove protestare»
Finisce l’estate, ricominciano le proteste. I ristoratori di Tni Italia, infatti, tornano a Roma per protestare contro il “caro bollette”. Nelle scorse ore, a tal proposito, è stato annunciato un presidio per il 13 settembre in Piazza Mattei, a Roma, sotto la sede Eni.
«Un luogo simbolico visto che ci stanno arrivando bollette stratosferiche, ma nel frattempo il primo semestre 2022 ha fatto registrare un utile di 7,3 miliardi per l’Eni» spiega il presidente di Tni, Raffaele Madeo, che aggiunge: «Il tempo delle chiacchiere è finito, a Roma porteremo le 110.000 firme della nostra petizione contro il varo energia e l’esposto contro le speculazioni che la nostra legala, Barbara Gualtieri, sta depositando nelle Procure di tutta Italia».
Tra le proposte di Tni, sostenute dalla maggior parte degli albergatori e dei ristoratori, ci sarebbero programmi per «pagare le stesse tariffe per l’energia che vengono pagate negli altri Paesi europei, tassare gli extra profitti che le grosse multinazionali produttrici e distributrici di energia e gas stanno realizzando sulle nostre spalle e pagare solo il consumo effettivo, con un intervento dello Stato che possa calmierare le tariffe», conclude Madeo.