Con il taglio dei tassi annunciato oggi, la Banca Centrale Europea ha segnato un passaggio storico. I tassi sui depositi scendono al 2%, il livello più basso dal 2022, ma soprattutto – parole di Christine Lagarde – “ci avviciniamo alla fine di un ciclo di politica monetaria”. Un ciclo iniziato in piena tempesta, tra Covid, guerra in Ucraina, crisi energetica, e che oggi si chiude con una nuova fase all’orizzonte: meno shock, ma anche molta, moltissima incertezza.
“Siamo ben posizionati” (ma non è una pausa)
Lagarde ha ribadito che, con il livello attuale dei tassi, “la BCE è ben posizionata per affrontare l’incertezza”, ma ha anche voluto raffreddare gli entusiasmi: “Non confermo una pausa”, ha detto, lasciando la porta aperta a ulteriori tagli o anche a una stabilizzazione. “Le decisioni saranno prese riunione per riunione, in base ai dati”, ha chiarito.
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Inflazione verso il 2%, ma scenario fragile
Le nuove stime BCE prevedono un’inflazione al 2,0% nel 2025, 1,6% nel 2026 e di nuovo 2% nel 2027. “Le misure di inflazione di fondo suggeriscono che ci stiamo stabilizzando intorno all’obiettivo”, ha detto Lagarde. Tuttavia, ha segnalato anche che la dinamica salariale, seppur moderata, resta elevata, e che i rischi di un’inflazione troppo bassa sono aumentati, come sottolineato anche dagli analisti di ING.
Pil debole, euro forte, dazi e geopolitica: il cocktail che preoccupa
La crescita dell’Eurozona resta anemica: +0,9% nel 2025, +1,1% nel 2026, +1,3% nel 2027. Le preoccupazioni principali? “La forza dell’euro e l’incertezza sui dazi stanno già pesando su esportazioni e investimenti”, ha spiegato la presidente. E sebbene l’aumento della spesa pubblica in difesa e infrastrutture offra un sostegno, “i rischi per la crescita restano orientati al ribasso”.
Una BCE in transizione: nuovi attori, nuove sfide
“Con il taglio di oggi chiudiamo un ciclo iniziato per rispondere a shock composti”, ha detto Lagarde, “ora siamo in un periodo diverso, con attori e politiche diversi”. Tra questi, anche la prospettiva – apertamente discussa – di un nuovo equilibrio valutario globale. In particolare, Lagarde ha detto di sentirsi “molto vicina al pensiero del governatore Panetta” sul possibile rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro, a fronte delle politiche USA e del possibile ridimensionamento del dollaro.
Lagarde: “Completerò il mio mandato”
Rispondendo alle voci di una sua possibile uscita anticipata, Lagarde è stata netta: “Mi dispiace deludervi, ma non sto andando via. Sono pienamente determinata a completare il mio mandato”, ha affermato, allontanando i rumor su un suo futuro alla guida del World Economic Forum.
Mercati: rally spento dalle parole di Lagarde
Dopo un iniziale entusiasmo, i mercati hanno frenato. Le Borse europee, che avevano reagito bene al taglio, si sono indebolite nel pomeriggio: Milano piatta, Francoforte a +0,09%, Parigi e Londra in lieve calo. Gli investitori hanno rivisto le aspettative su nuovi tagli entro l’anno, dopo che Lagarde ha parlato di fine ciclo e di prudenza massima.
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