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Mia Cara Mimì al Nuovo Teatro Orione di Roma: Luca Notari racconta Mia Martini tra memoria, musica e solidarietà

Un viaggio intimo in cui arte e sentimento si intrecciano per omaggiare l'icona della musica italiana e sostenere le donne attraverso la forza di intramontabili melodie

17 Min di lettura

Oggi 27 settembre 2025, alle ore 21.00, il sipario del Nuovo Teatro Orione di Roma si aprirà su un’esperienza unica: Mia Cara Mimì. Un evento prodotto da Never Seen, che vuole ricordare e rinnovare l’eredità di una delle interpreti più straordinarie della musica italiana: Mia Martini. A 30 anni dalla scomparsa di Mimì e a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo 78° compleanno, questo spettacolo vuole essere più di un ricordo: un invito a non dimenticare, a trasformare il dolore in voce e la voce in cambiamento.

Quello che andrà in scena sarà insieme un tributo artistico e un viaggio intimo e collettivo, fatto di musica, parole e memoria. Attraverso le canzoni dell’indimenticabile Domenica Rita Adriana Bertè, il pubblico verrà accompagnato nell‘esistenza di una figura femminile capace di incarnare talento e vulnerabilità, amore e dolore, fragilità e resilienza. Uno show che diventa specchio di tutte le donne che, come lei, hanno dovuto affrontare incomprensioni e ostacoli, e che ogni giorno lottano per essere riconosciute e ascoltate.

Mia Cara Mimì al Nuovo Teatro Orione di Roma: un viaggio tra arte, memoria e impegno civile

La serata si presenta come un abbraccio unanime. Sul palco si alterneranno voci e anime diverse: Martina Attili; i danzatori di Mab Studio con Mirko Boemi e Anna Bonato; i Baraonna; Daria Biancardi; Beatrice Bruschi; Martina Giovannini; Lady Manya; Nathalie; Luca Notari; Alice Paba; Brunella Platania; Claudia Portale; i Phonema Gospel Singers; i Voices On Stage, diretti da Antonella Cilenti. Un mosaico di interpreti pronti a dare nuova vita a brani che non hanno mai smesso di toccare il cuore delle persone.

La direzione musicale è affidata al Maestro Marco Bosco, che guiderà un ensemble di musicisti in un percorso sonoro, capace di risvegliare la commemorazione in pathos. Il messaggio sociale è altrettanto potente: il ricavato sarà devoluto al Dipartimento Donna del Policlinico Gemelli di Roma, per sostenere i progetti di supporto psicologico rivolti a donne vittime di violenza. Un gesto concreto che trasforma l’arte in azione. A sostenere questa trovata c’è anche Radio RTR 99 Ti Ricordi, media partner ufficiale.

Mia Cara Mimì è, dunque, un atto d’amore corale: una carezza che diventa grido, un canto che non smette di illuminare chi lotta ogni giorno per la libertà e la dignità. In questa cornice, le parole di Mia Martini trovano nuova eco: “Il segreto di una grande interprete non è avere una bella voce. L’importante è capire esattamente il senso della gioia o del dolore che stai raccontando, perché nelle canzoni si interpreta sempre un’emozione o una qualsiasi specie d’amore per qualcosa e se non sai cosa vuol dire ‘soffrire’ non puoi sapere cosa vuol dire ‘amare’. Per cui è questo il segreto: il saper dire le cose sentendole”.

Mia Cara Mimì spettacolo 2025
Mia Cara Mimì

INTERVISTA ESCLUSIVA a Luca Notari su Mia Cara Mimì: “Quando canto le sue canzoni, sento che le emozioni di Mia Martini diventano la mie…

Tra i ricordi che diventano musica e le ferite trasformate in canto, Mia Cara Mimì illumina il palcoscenico del Nuovo Teatro Orione. In occasione di questo evento speciale, Il Difforme ha incontrato in esclusiva Luca Notari, tra i protagonisti del concerto, per far raccontare emozioni, difficoltà e rivelazioni di un viaggio che non è soltanto artistico, ma anche umano: un omaggio a Mia Martini, alla sua eredità e alla potenza universale dell’arte dei suoni come gesto d’amore.

Mia Martini serena
Mia Martini

Luca, come è nata l’iniziativa Mia Cara Mimì e che cosa ha significato per Lei accettare di farne parte?
Il tributo, prodotto dalla Never Seen, va avanti da diversi anni. Quest’anno io sono entrato in corsa dopo essere stato chiamato dal mio amico Raffaele Pandolfi, che mi ha chiesto di prendere parte a questo omaggio a Mia Martini. La serata è destinata alla beneficenza e il suo ricavato sarà devoluto al Dipartimento Donna del Policlinico Gemelli di Roma, a sostegno di progetti di supporto psicologico per le donne vittime di violenza. Era fondamentale esserci per dimostrare partecipazione attiva su temi così sensibili.

Che atmosfera si respirerà al Nuovo Teatro Orione stasera?
Sicuramente si respirerà una grande emozione. Saremo diversi artisti e ci esibiremo tutti dal vivo, accompagnati da una formazione orchestrale. I sentimenti saranno i padroni della notte ci aspetta. I brani di Mia Martini sono intramontabili e hanno segnato la storia della nostra musica. Del resto, lei è stata una delle più grandi voci che abbiamo avuto. Sarà profondamente toccante poter cantare le sue canzoni e sentirsi un po’ parte del suo mondo.

Per cui, ci sarà una bella alchimia tra voi colleghi…
Assolutamente. Sarà bello condividere questa esperienza con tanti amici.

Luca Notari Bel Canto
Luca Notari

Lo spettacolo sostiene le donne vittime di violenza: che cosa significa per Lei contribuire a questa causa attraverso l’arte?
È fondamentale che chi fa arte sia in prima linea per dare un piccolo contributo e sensibilizzare su questi temi. Questa non è solo una raccolta fondi, ma anche un modo per parlarne, dare messaggi, informazioni ed essere presenti. In questo modo si dimostra che l’essere umano può fare molto e realizzare cose belle anche in aiuto di chi è meno fortunato. Quindi, un artista dà il suo sostegno e il suo apporto a queste cause che sono di vitale importanza.

Pensa che la Quarta Arte possa davvero essere uno strumento di cambiamento sociale?
Assolutamente sì, lo è sempre stata. L’arte dei suoni ha costantemente narrato i mutamenti della società. Non a caso, è sempre emersa un’opera che si opponesse alla repressione. La censura, del resto, esiste proprio perché certe composizioni si sono scontrate con specifici momenti storici, venendo bloccate da chi deteneva il potere. Per fare un esempio, anni fa ho portato in scena uno spettacolo su Luigi Tenco e Dalida. La sua Ciao Amore, Ciao aveva originariamente un testo antimilitarista. Per consentirne la partecipazione a Sanremo 1967, l’etichetta discografica ha obbligato il cantautore genovese a modificarne il motivo iniziale, intriso di forti valori sociali.

Dal canto struggente dei soldati all’altrettanto importante tema di chi lasciava la campagna per la città…
Esatto!

Luca Notari Ciao Amore Ciao
Luca Notari

C’è un messaggio particolare che spera arrivi al pubblico con Mia Cara Mimì?
Spero che arrivi al pubblico la nostra emozione, che spero di ricevere e di restituire di conseguenza. Ci sarà una compartecipazione di noi artisti nell’omaggiare e ringraziare la meravigliosa interprete che Mia Martini è stata ed è tuttora.

Come ci si prepara ad affrontare un repertorio così intenso e carico di emozioni?
Tutto dipende dal modo in cui si accoglie, si ascolta e si percepisce la sonorità. Nel mio caso specifico, l’approccio è alimentato da una profonda cognizione di tutto il repertorio di Mia. È un tentativo di penetrare la sua sfera artistica: i suoni che lei esprimeva celavano un significato ulteriore, che scaturiva da qualcosa di più profondo e intenso. Per cui, per quanto mi riguarda, il mio lavoro interpretativo è sempre soggettivo, guidato da ciò che il lirismo e ogni singola parola mi comunicano. Si tratta di un processo estremamente riservato, un dialogo costante e intimo tra l’artista e la musica.

Che cosa La lega a Mia Martini?
Oltre all’assoluta riconoscenza artistica, ciò che mi lega a Mia si concentra su due aspetti. Il primo è una parentela alla lontana: mia zia è sua cugina di primo grado, quindi esiste una sorta di rapporto familiare. Mi inorgoglisce ricordarlo, nonostante io non abbia mai avuto l’opportunità di incontrare né lei, né Loredana Bertè. L’altro punto in comune è l’autore: Maurizio Fabrizio ha scritto per me il mio ultimo disco, Un mondo in cui credere – Romanze senza tempo. Lui è lo stesso creatore di alcune delle pietre miliari di Mia Martini, come Almeno tu nell’universo o Notturno.

C’è qualcosa di Mimì, come artista o come donna, che L’ha ispirata nel Suo percorso, artistico e personale?
Mi ha sempre colpito la sua fragilità. Nonostante dalla sua voce emergesse una rabbia incredibile, come donna era molto fragile. Questo aspetto mi commuove profondamente: una figura femminile con l’animo ferito ma dotata di uno strumento vocale così potente e ricco di sfumature. Quando cantava o emetteva un suono raccontava la sua intera esistenza. Direi che è proprio questo l’elemento che mi ha ispirato: la voce non dovrebbe limitarsi ad essere qualcosa di estetico, ma esprimere un contenuto emotivo. Nel momento in cui si riesce a narrare una storia attraverso la propria vocalità, si ottiene un perfetto connubio con la musica.

Se dovesse descrivere con un’immagine il momento in cui ha sentito di aver incontrato davvero l’essenza di Mia Martini, quale sarebbe?
A dire il vero, non c’è un’immagine precisa. Credo che la sua essenza si percepisca all’istante attraverso la sua voce, che ha il potere di arrivare in profondità. Al cuore non giungono che l’energia e il sentimento che lei trasmette.

Da uomo, quanto è stato complesso entrare nell’anima di una donna e di un’artista, fatta di fragilità e forza, di luce e ombre?
A prescindere dal genere, parliamo di un essere umano. Se si ha la libertà di amare, di pensare e di sentire le cose, non è difficile entrare in contatto con un’anima incredibile come quella di Mia. Non mi sono posto e non ho trovato alcun tipo di barriera. Stiamo parlando di musica: ti arriva e ti colpisce in maniera travolgente, senza che tu possa deciderlo. Ho sempre apprezzato Mia fin da ragazzino. Crescendo, l’emozione che mi ha trasmesso è cambiata e si è rafforzata: ho compreso la verità del suo dramma, la sua sensibilità e la sua grande passione. Lei viveva per la musica, era musica.

Luca Notari
Luca Notari

Effettivamente, la musica è un linguaggio universale. Però, quando si canta una donna come Mia Martini non basta la tecnica: quali corde interiori ha dovuto toccare dentro di Sé?
Si tratta di un istinto che affiora naturalmente: ascoltando la musica, sentendo le note e leggendo quelle parole. Ovviamente, questo mi tocca intimamente, perché decido di interpretare un brano solo quando mi comunica qualcosa. Sicuramente, si parte sempre da un discorso piuttosto personale.

Quale canzone dell’artista che onorerà sente più vicina a Lei e perché?
Ce ne sono tante! Un brano che mi commuove particolarmente è il meraviglioso Notturno. Un altro eccezionale è Se mi sfiori di Pino Mango. E ancora E non finisce mica il cielo, che Fossati ha composto per lei. Come dimenticare Almeno tu nell’universo?! Tutte le canzoni di Mia Martini sono molto forti e resteranno nella storia.

Come accennava prima, non è la prima volta che Lei rende omaggio a delle anime complesse del nostro panorama artistico. In tempi non sospetti, ha interpretato Luigi Tenco nello spettacolo da Lei ideato e prodotto: Ciao Amore, Ciao. Che cosa Le preme raccontare di queste icone?
La loro umanità. Per esempio, quando cantavo Tenco non lo facevo imitandolo, ma a modo mio, in base a come la sua musica e i suoi testi mi arrivavano. Il Luigi Tenco che interpretavo era filtrato dalla mia sensibilità; non volevo scimmiottarlo, ma volevo far emergere quel lato umano che lui mi comunicava. Era quindi anche in quel caso un rapporto molto personale tra me, Tenco e la musica che componeva e scriveva. Perciò, attraverso le melodie di questi giganti, mi piace far emergere i miei sentimenti, in base a ciò che loro stessi mi comunicano: tramite loro, vengo fuori io ed è bellissimo!

Luca Notari
Luca Notari

Come si intreccia la Sua esperienza artistica con progetti che uniscono musica e memoria? Dopotutto la musica è anche memoria…
Sono molto legato alle nostre tradizioni. Anche il mio disco, Un mondo in cui credere, è un tributo alla nostra tradizione lirica e sinfonica, tant’è vero che il sottotitolo è Romanze senza tempo. Questo perché andiamo ad omaggiare la nostra tradizione culturale musicale, per la quale siamo conosciuti in tutto il mondo: non ci può essere innovazione senza tradizione.

A proposito di tradizione, quale pensa possa essere l’eredità più importante che Mia Martini lascia alle nuove generazioni di artisti e al pubblico?
L’autenticità perché lei era unica. La sua figura ci parla e ci insegna che ognuno è unico e diverso, ma l’obiettivo deve essere quello di trovare la propria strada e focalizzarsi su di essa: non omologarsi agli altri, ma seguire il proprio istinto, proprio come ha fatto lei. Mia Martini non si è mai omologata, e la lezione che lascia a tutti è perseguire il proprio cammino, essendo sé stessi e unici.

Dopo aver vissuto questo viaggio emotivo, cosa porterà con Sé dal mondo interiore di Mimì?
Continuerò a portare con me ciò che Mia mi ha sempre dato: una grande sensibilità, un grande amore per il canto e per la musica, e il trasporto che la sua voce ci ha costantemente regalato.

Invece, che cosa attende il Suo pubblico?
Ci sono diversi progetti in cantiere. Uno riguarda la realizzazione di eventi live con il mio progetto discografico, Un mondo in cui credere – Romanze senza tempo. Si tratta di un lavoro prodotto da Giancarlo Lucariello e Nar International, distribuito da Warner Music Italy.
Inoltre, sono membro dei That’s Italy Quartet, un quartetto composto da tre voci e una chitarra. Per rimanere nell’ambito della memoria, con loro ci occupiamo del repertorio italiano che va dagli anni ’40 agli anni ’80, esibendoci con questi classici della nostra tradizione musicale.

Complimenti!
Grazie mille.

Luca Notari Un mondo in cui credere
Luca Notari

Ringraziamo Luca Notari per aver condiviso con generosità, sensibilità e profondità il suo percorso, trasformando l’omaggio a Mia Martini in un atto d’amore autentico. Insieme agli altri interpreti si fa portavoce della gratitudine che il pubblico ha nei confronti dell’indelebile Mimì, le cui fragilità e potenza continuano a essere un faro. La sua voce è vita che si rinnova e ispirazione che sa attraversare il tempo.

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