Al Palais de Tokyo a Parigi, nella serata di ieri, Giorgio Armani ha presentato la collezione Haute Couture Fall Winter 24-25 di Armani Privé. Amante indiscutibile dell’isola di Pantelleria, viene da pensare che la sua ispirazione possa essere nata ricordando con nostalgia qualche tersa serata estiva. Il mare che brilla sotto una luna piena, la calma di un vento leggero che accarezza la pelle e un tintinnio di stelle infinite.
Ispirazione nata dalle perle
Il sogno di una notte di mezza estate, ma narrato in inverno, così si potrebbe sintenticamente descrivere la sfilata di Armani. “È una collezione che celebra il potere pacificante della bellezza e dell’armonia“, come dichiara lo stilista che ha costruito un incanto intorno all’elemento della perla. La perla, simbolo della perfetta e pura bellezza, della saggezza, l’amore nella sua pienezza, dell’innocenza e dell’umiltà. Solitamente anche associata alla luna e all’acqua, effettivamente è stato come assistere ad una sfilata al chiaro di luna.
Lo stilista racconta così la sua collezione: “Per il prossimo inverno ho creato abiti che evocassero un’idea di eleganza pacata, discreta e lussuosa allo stesso tempo. Le perle, con la loro lucentezza che incanta e mai abbaglia, mi hanno ispirato nell’immaginare una donna intensa, seducente, dal fascino lunare e appena malinconico“. E la promessa è stata mantenuta.
Una sfilata al chiaro di luna
Nella prima parte della sfilata sembra di ritrovarsi nel bel mezzo di un saloon di una Parigi degli anni ’20. Circondati dai più famosi artisti, ballando elegantemente su una musica jazz che suona live, come fanno le femmes armaniane su una passerella costruita su un crescendo di luce. Passo deciso, divertito, sicuro. Le leggere smorfie simpatiche delle modelle, attirano l’attenzione. La referenza alle perle è tradotta nei brillanti completi, dal riconoscibile taglio sartoriale e dalle forme soft, un classico armaniano.
E’ tutto un divenire. Si esce dal saloon per una passeggia lungo la Senna, in piena notte sotto una luna piena. La musica cambia e cambiano i look. Un violino scandisce i tempi e ci si inoltra in morbidi velluti neri, bottoni di perla e tanti piccoli dettagli che riflettono la luce. La moderna attitude che si respira dalle giacche strutturate in spalla e dalle ballerine ai piedi delle longilinee femmes, è accostata all’uso di trasparenze più sensuali del solito.
“L’alta moda mi permette di creare abiti, avvolgendoli di una magia che nel prêt-à-porter è irraggiungibile. E questa collezione è un’espressione perfetta del mio modo di immaginarla: è grafica, pura, essenziale, ma splendente di bagliori e ricami di perle“, spiega lo stilista vicentino. E’ riuscito nel suo magico intento, con i tessuti iridescenti, liquidi a ricordar le placide acque al bagliore della luna. E’ una collezione vera in un tempo che è tutto artificiale.
Armani raggiunge il più alto livello di “armanità”
Torna il jazz, più rilassato, da coppa di champagne in mano. Il modo in cui incedono queste “sirene armaniane” sembra voler lanciare una sfida, un gioco che Armani sa poter di vincere a mani basse, anzi, che ha già vinto e continua a vincere. Ci si diverte e si vede che ci si diverte. In una palette cromatica che narra neri, bianchi e metalli, i cristalli e le perle dei ricami sparsi sul corpo come le costellazioni nel cielo notturno, esprimono un Armani ha raggiunto il più alto livello di “armanità”.
Nel garbo e nella delicatezza che solo la calma e l’intimità dei suoi capi può trasmettere, nasce una sexyness ponderata quasi impercettibile proprio per l’estrema e tipica eleganza. Giacche aperte portate a pelle, scollature profonde riempite da cascate di fili di perle e trasparenze in tulle e organze sottilissime, giusto per far brillare la pelle nuda conferendole un effetto bagnato. Una femme armaniana più sexy del solito, intrigante, ammaliante.
Le donne-sirena armaniane
Armani ha presentato delle donne-sirena che ipnotizzano, non con il canto, bensì con i loro movimenti accompagnati e accentuati dalla dinamicità dei capi. Quando è tutto così perfetto che anche i fili di perle che costituiscono un’intera mantella si muovono a ritmo dei passi e della musica. Per tutta la durata della sfilata vive un magnetismo scaturito dalle queste fascinose sirene che sinuose si mostrano vestite di un “perlage” e di tintarella di luna.
Come una volta Federico Fellini disse all’Atlantic Monthly, “Tutta l’arte è autobiografica; la perla è l’autobiografia dell’ostrica“, questa sfilata è stata l’exploit, la perla autobiografica dello stilista italiano per eccellenza e del suo mondo incantato e senza tempo. Giorgio Armani alla soglia del suo novantesimo compleanno, ancora una volta, ha insegnato cosa significa e come narrare la bellezza, l’armonia, l’eleganza, la sensualità e l’avere carattere attraverso una donna, in questo caso, dal “fascino lunare”.
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