A breve verrà bandito un concorso di idee insieme con la Fondazione Alberto Sordi riservato agli under 35. Il fine è quello di inaugurare la statua entro la fine dell’anno
“Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma, e io l’ho praticata come si dovrebbe, perché Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi”. E in quel salotto adesso ci sarà anche lui, Alberto Sordi. Romano de Roma. Il simbolo della Capitale che tanto ha ispirato i suoi cittadini.
A venti anni dalla sua scomparsa, la figura di Sordi sarà celebrata da una statua nei pressi del “cannone” di Tor Pignattara, su via Casilina, proprio lì dove si svolge la scena finale del celebre film “Un borghese piccolo piccolo” di Mario Monicelli.
L’iniziativa è del municipio V, che insieme alla Fondazione Alberto Sordi ha lanciato un concorso di idee per artisti under 35, che dovranno progettare una statua raffigurante l’Albertone nazionale che ne colga lo spirito vivace e comunicativo: “Alberto Sordi ci omaggiò con il capolavoro che chiude, in un certo senso, il periodo neorealista, “Un borghese piccolo piccolo” diretto dal grande Monicelli – spiega Mauro Caliste, presidente del municipio V – Il nostro municipio può essere tranquillamente definito ‘neorealista’. Ancora oggi, i cittadini più anziani, ma anche le generazioni più giovani sono profondamente legati ai personaggi dei film di Alberto Sordi, alla ‘normalità’ vissuta e interpretata e nella quale ognuno di noi si può riconoscere”.
Il concorso verrà bandito nelle prossime settimane, in modo da poter selezionare un vincitore entro l’estate. A realizzare la statua sarà la Fondazione Alberto Sordi, che ha in programma di inaugurarla entro al fine dell’anno. Il luogo in cui verrà installata è ancora in fase di valutazione, ma tra le ipotesi c’è il “Cannone”, monumento simbolo dei caduti in guerra, all’incrocio tra via Casilina e via Francesco Baracca, il luogo in cui Giovanni Vivaldi, protagonista di “Un borghese piccolo piccolo” si siede nell’ultima scena del film.
“Il nostro è un duplice obiettivo: dare la possibilità a un artista emergente di far conoscere il suo lavoro, e ovviamente tenere viva la memoria del grande maestro Sordi come mirabile interprete di grandi capolavori”, conlue Caliste.