Cardinale Zuppi su Medio Oriente e accordi Albania: “Va trovata via d’uscita quanto prima”

Il cardinale Zuppi ha parlato della guerra in Medio Oriente, mostrandosi commosso, e ha poi criticato le scelte sull'accoglienza migranti

Redazione
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Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), si è espresso ieri, 7 novembre, sia sulla tragica situazione in Medio Oriente che sugli accordi tra Italia e Albania per i centri di accoglienza per i migranti. Il cardinale ha deciso di inserirsi in queste vicende durante la presentazione del Rapporto Italiani nel mondo 2023 realizzato dalla fondazione Migrantes.

I due temi principali dell’attualità italiana e che più di tutti dividono la popolazione. Il cardinale Zuppi si inserisce proprio in questo contesto e parla di accoglienza e di rispetto, così come di pace e sofferenza. Situazioni terribili che non hanno lasciato indifferente neanche l’arcivescovo di Bologna.

Le parole di Zuppi su Medio Oriente

Bisogna trovare una via d’uscita il prima possibile“, così il Cardinale Zuppi commenta la tragedia che sta colpendo la Palestina a causa del conflitto tra Israele e Hamas. “Da inviato del Papa per la pace come sto vivendo questo periodo? Con tanto pianto, tante lacrime e ancora di più con la consapevolezza che va trovata una soluzione“, così ha risposto alle domande sul conflitto in Medio Oriente durante la presentazione della Fondazione Migrantes.

I centri in Albania sono “l’ammissione che l’Italia non è in grado di accogliere”

Interpellato anche sulla questione dell’accordo sui centri d’accoglienza in Albania, il Cardinale Zuppi non si è tirato indietro e ha detto la sua anche su questo argomento: “Bisogna vedere, di per sé uno dice, ma è una ammissione di non essere in grado perché non si capisce perché non venga sistemata meglio l’accoglienza, qui non c’è dubbio“. Parole dure che sembrano incolpare il nostro Paese di aver rinunciato all’accoglienza, scegliendo la strada più semplice della delega ad un altro Stato.

“Mi sembra che ci siano anche delle discussioni all’ interno della maggioranza, quello che sicuramente è importante è avere un sistema di accoglienza che dia sicurezza a tutti, a chi è accolto e a chi accoglie“, così prosegue Zuppi, stavolta con parole di di esortazione nei confronti del governo, per poi concludere con parole di speranza: “Non dobbiamo avere paura dell’accoglienza e, se la gestiamo bene, sarà proprio l’accoglienza a permetterci un futuro più grande“.

Una frase che si collega ad un discorso più complesso, che l’arcivescovo affronterà qualche minuto più tardi, ovvero quello della fuga di giovani dall’Italia. “Si tratta di un dato preoccupante. Significa che non trovano qui quello che cercano e che poi finiscono per trovare altrove“.

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