Antichi Telai 1894

Venezia, Anna Chiti muore cadendo dal catamarano: indagato lo skipper per omicidio colposo

La ragazza era una studentessa di un istituto nautico, e si trovava sull'imbarcazione con un gruppo di turisti. Al momento dell'arrivo dei soccorsi non c'è stato nulla da fare per la 17enne caduta nella laguna e rimasta aggrappata a una cima è stata uccisa dall'elica in movimento

4 Min di lettura

La Procura di Venezia muove i primi passi nell’inchiesta sulla tragedia di Anna Chiti, la ragazza di 17 anni, morta nel pomeriggio di sabato cadendo in acqua da un catamarano charter. La giovane, originaria di Campalto, dove frequentava l’Istituto nautico, ha perso la vita cadendo dall’imbarcazione dove era salita per la prima volta come “marinaia” alla Marina Sant’Elena, dove si trovava insieme a un gruppo di turisti.

Il pm Stefano Buccini, che conduce l’inchiesta, ha firmato oggi un avviso di garanzia nei confronti dello skipper che comandava l’imbarcazione, e che sabato pomeriggio ha tentato di salvare la ragazza. Andrea Ravagnin, 35 anni, questo il nome del comandante, è
iscritto nel registro indagati della Procura di Venezia per l’ipotesi di omicidio colposo, oltre a dover rispondere di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, in quanto Chiti non aveva un regolare contratto di lavoro, si trattava in sostanza di una prova.

Venezia, la ricostruzione dell’incidente in catamarano

Anna Chiti è caduta in mare durante la manovra di sbarco del catamarano del quale era a bordo. Secondo le ricostruzioni, l’imbarcazione era stata appena ormeggiata e la ragazza, nel tentativo di scendere, sarebbe rimasta agganciata a una cima. Sul molo c’era vento forte di circa 15-20 nodi e, a causa di un’oscillazione del catamarano dovuta alle onde, Anna avrebbe perso l’equilibrio cadendo in acqua, finendo sotto lo scafo.

La ragazza sarebbe quindi rimasta incastrata nell’elica del catamarano, riportando così ferite particolarmente gravi. I soccorsi hanno raggiunto il posto dopo pochi minuti, con due autopompe lagunari e l’elicottero Drago 160 con a bordo i sommozzatori. Quando uno di loro è riuscito a recuperare Anna da sotto l’imbarcazione era troppo tardi: le lunghe manovre di rianimazione tentate dal personale sanitario non sono riuscite a salvare la vita alla giovane, che è deceduta sul posto.

Le telecamere di sorveglianza sono state consegnate alle autorità per le indagini e l’imbarcazione è stata sequestrata, con l’obiettivo di verificare eventuali responsabilità dell’equipaggio o da parte del noleggiatore. Secondo quanto emerso, le immagini delle telecamere della marina hanno immortalato gli istanti dell’incidente, e il tentativo di Anna di salvarsi, dopo essere inciampata sul ponte ed essere finita in laguna.

La ragazza quindi sarebbe riemersa, ha cercato di risalire il fianco del catamarano, aiutata da una turista a bordo, che è poi caduta a sua volta in laguna, ma a quel punto la corda che aveva ancora si è agganciata all’elica in movimento, riportando sott’acqua la ragazza. Bisognerà capire, tra le altre cose, se sia stata la giovane a prendere l’iniziativa di aiutare il comandante, raccogliendo la cima per l’attracco, o se qualcuno, al contrario, le abbia chiesto di farlo.

Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo della ragazza per accertare cause e dinamica esatta del decesso di Anna. Resta ancora da capire infatti perché Anna avesse in mano la cima che doveva essere gettata sul pontile per l’ormeggio della barca, nella darsena della Marina Santelena.

Il ricordo dei compagni di classe

La notizia dell’incidente ha sconvolto la comunità, e in particolare la scuola frequentata da Anna Chiti, che l’ha ricordata con affetto. Compagne e compagni di classe, docenti e altri conoscenti l’hanno definita una persona solare, brillante e con una grande passione per il mare. In segno di lutto, la scuola ha deciso di sospendere le attività didattiche per le giornate di lunedì e martedì. La solidarietà alla famiglia e ai cari è arrivata anche dal sindaco di Venezia, che ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile qualora emergano responsabilità

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo
consorzio arcale