Dopo più di una settimana dall’inizio delle Olimpiadi, anche il Vaticano ha detto la sua sulle critiche che già si erano diffuse riguardo la cerimonia d’apertura dell’evento. Per la Santa Sente la parte della cerimonia incriminata è quella che pare far riferimento a L’ultima cena di Leonardo da Vinci, rappresentata con le drag queen sedute al tavolo.
Le parole del Vaticano e le critiche dei cristiani
In una nota del Vaticano si legge: ““La Santa Sede è rimasta rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non possiamo che unirci alle voci che si sono levate negli ultimi giorni per deplorare l’offesa fatta a tanti cristiani e credenti di altre religioni. In un evento prestigioso dove il mondo intero si riunisce attorno a valori comuni non si dovrebbero trovare allusioni che ridicolizzino le convinzioni religiose di molte persone. La libertà di espressione, che, ovviamente, non viene messa in discussione, trova il suo limite nel rispetto per gli altri“.
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Anche i vescovi francesi si erano risentiti sulla questione: “Questa cerimonia purtroppo comprendeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente”. Alle critiche si era unita anche l’agenzia Sir, che fa riferimento ai vescovi italiani, che lo ha definito un “tentativo maldestro di forzare il tema dell’inclusività senza tenere conto della sensibilità religiosa di miliardi di persone” e ha sottolineato come “offendere sentimenti religiosi profondi in nome di una presunta apertura mentale non solo tradisce i presunti valori espressi nel celebre motto liberté, egalité, fraternité, ma minaccia di sminuire lo spirito dei Giochi“.
Tra le critiche c’è anche quella del leader della Lega Matteo Salvini, soprattutto per aver inserito drag queen in un presunto riferimento all’opera di Da Vinci.
La difesa del direttore creativo
Thomas Jolly, direttore creativo della cerimonia inaugurale dei Giochi di Parigi ha risposto alle critiche dicendo che la sua ispirazione per ideare la cerimonia non è stato affatto il dipinto di Da Vinci, ma aveva fatto dei riferimenti pagani. “C’è Dioniso che arriva su questo tavolo. Lui è lì perché è il Dio della festa, del vino” e l’idea era quindi “quella di organizzare una grande festa pagana legata agli dei dell’Olimpo e quindi dell’olimpismo”, aveva chiarito Jolly.
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