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Turetta su Omicidio Cecchettin: “Ridicolo chiedere scusa…”

In attesa della sentenza, il carnefice di Giulia Cecchettin ha fatto delle confessioni importanti sul suo comportamento

3 Min di lettura

A distanza di un anno, l’omicidio Cecchettin continua ad essere un argomento controverso. Il giorno prima della sentenza, Filippo Turetta ha confessato la sua incapacità di accettare una negazione da parte della povera Giulia. In un flusso di parole, scritte e verbali, l’aguzzino ha esposto un ulteriore pensiero: “In certi momenti vorrei chiedere scusa, ma credo sia ridicolo visto l’ingiustizia che ho commesso“.

La difficoltà di chiedere perdono e il presupposto mancato pentimento aggiungono la gravità a quello che è già stato un caso orripilante della cronaca nostrana. Come dimenticare la ricerca affannata degli inquirenti quando la giovane studentessa era scomparsa? E le lacrime dell’Italia intera a seguito di aver appreso la sanguinosa barbarie avvenuta sul suo corpo.

Turetta, l’ossessione e le lacrime (a posteriori)

Il Pubblico Ministero non ha dubbi: Turetta meriterebbe l’ergastolo. Oltre all’orrore del cruento delitto, l’individuo ha dimostrato sin dal 2022 di essere letteralmente ossessionato da Giulia. Quest’ultima, spaventata, gli aveva chiesto di calmarsi, senza un esito positivo. Tenendola attaccata a sé con il ricatto affettivo del suicidio, ciò che ha contribuito a far arrivare gli addetti ai lavori ad una conclusione di possibile pena perpetua è il suo comportamento, prima e dopo l’uccisione.

Il PM ha spiegato che Filippo aveva premeditato tutto e che “aveva le possibilità e gli strumenti culturali per scegliere“. In più, una volta fuggito in Germania “non si costituisce, la sua è una resa. Ha finito i soldi e si prepara all’arresto cancellando le prove sul cellulare“.

Solamente ora, 24 ore prima che il fatidico 3 dicembre 2024 arrivi, l’aggressore ammette di aver avuto del risentimento nei riguardi della sua ex fidanzata perché non aveva voglia di tornare con lui. Ma non solo, Turetta dice anche: “È giusto espiare la colpa e provare a pagare per quello che ho fatto. Vorrei non aver fatto a lei questa cosa terribile. Mi dispiace tantissimo“.

Che sia vero o meno il rammarico, la Giustizia farà il suo corso. In ogni caso, Giulia non tornerà ad abbracciare i suoi cari e non potrà realizzare i suoi sogni.

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