Treviso, passeggeri fantasma su voli aerotaxi nell’aeroporto Antonio Canova

395 voli aerotaxi di operatori stranieri sono stati evasori dell'imposta erariale dovuta allo Stato italiano nell'aeroporto Antonio Canova di Treviso

Redazione
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La Guardia di Finanza del comando provinciale di Treviso ha individuato 91 vettori aerei che per il 2023 non hanno versato l’imposta erariale che si deve pagare per i voli aerotaxi, causando un danno all’Erario di 137.500 euro. La scoperta è stata fatta durante l’attività di vigilanza doganale e antifrode nell’aeroporto “Antonio Canova” a Treviso.

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Treviso, Guardia di finanza

Treviso, 395 aerotaxi non hanno pagato

Le investigazioni riguardano una nicchia del trasporto aereo, cioè i voli non di linea, effettuati con velivoli di società di noleggio, che hanno poche decine di posti per viaggiare più in comfort e risparmiare tempo.

Sono 395 i voli aerotaxi transitati per l’aeroporto di Treviso per i quali non è stata versata l’imposta. Su questi hanno viaggiato 1310 passeggeri. L’imposta prevista è pari a 100 euro per le tratte inferiori a 1.500 km e pari a 200 euro per i tragitti più lunghi. Questa deve essere pagata per ogni tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale da ogni singolo passeggero al vettore, il quale deve poi riversarla allo Stato.

Sono tutti operatori stranieri con sede in Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Ungheria.

Treviso, multa agli evasori

I passeggeri fantasma sono stati individuati dalla Guardia di Finanza di Treviso che dopo aver acquisito le dichiarazioni dei vettori usati per i voli aerotaxi, hanno incrociato i dati coi versamenti nella Ragioneria dello Stato. Così sono state scoperte le compagnie aeree che non hanno versato la tassa, in modo da offrire prezzi migliori ai loro clienti. Oltre alla tassa non pagata, ora dovranno versare anche sanzioni pari al 30% delle somme evase.

L’investigazione fa seguito a un’altra analoga che si è conclusa tra il 2022 e il 2023, in cui anche in quel caso sono stati trovati voli che hanno evaso l’imposta nel periodo 2017-2022, provocando una perdita di 267.340 euro alle casse dello Stato. Si tratta sempre dell’aeroporto di Treviso e in tutto i passeggeri erano 2.446 su 718 voli aerotaxi.

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