L’incidente ferroviario che si è verificato venerdì 3 giugno vicino alla stazione Termini a Roma continua ad avere ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. Giovannini: «Al lavoro con oltre 100 persone, il ripristino della situazione avverrà entro tre giorni»
Il binario è stato liberato dai sequestri delle autorità ma rimane ancora non agibile. Continuano così i disagi sulla circolazione dei treni a Roma dopo il deragliamento di un convoglio ad alta velocità nella giornata di venerdì 3 giugno.
A distanza di tre giorni, parla il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che al festival Green&Blue del gruppo Gedi commenta: «Da ieri sera, da quando è stata dissequestrata l’area da parte della magistratura, c’e’ un team di quasi 100 persone che sta lavorando giorno e notte per il ripristino di un pezzo di rete così importante. Ci vorranno tre giorni per ripristinare la situazione. Il punto cruciale è stato fare la scelta di ridurre i treni ad alta velocità per lasciare più spazio ai treni regionali, dei pendolari».
L’incidente e la dinamica
L’incidente è avvenuto quando un treno di tratta Torino-Napoli stava per entrare dentro lo scalo ferroviario di Termini, in una galleria cruciale per il passaggio della linea ad alta velocità che collega le principali città italiane.
Il deragliamento fortunatamente non ha avuto conseguenze sui passeggeri e il personale di bordo, anche grazie alle manovre del macchinista che hanno ridotto la velocità, ma ha causato ritardi immensi non solo sulla circolazione di prima linea, ma anche sui regionali e gli intercity di molte linee romane.
La totalità del traffico ad alta velocità è stato, infatti, deviato sulle linee Roma-Cassino e Roma-Formia, mentre i treni diretti a Sulmona sono stati cancellati. Ancora oggi, dopo 3 giorni, persistono alcuni ritardi su quasi la totalità delle linee della capitale, con soppressione dei collegamenti da e per Latina, Frosinone, Velletri e Colleferro.
Disagi alla circolazione anche fuori dalle zone del Lazio, dove l’influenza dell’incidente ferroviario si è fatta sentire sulla rete ad alta velocità e sulle linee regionali che collegano Roma alle vicine regioni.