Il trasporto pubblico è di certo uno dei punti deboli del nostro Paese, a causa dei troppi ritardi e delle molteplici carenze che questo porta con sé. A darne la conferma è quanto emerge da un’indagine svolta da Adnkronos, che ha analizzato alcune conversazioni pubblicate sui social nell’ultimo anno. L’analisi si è concentrata nello specifico su 484 mila mentions che hanno creato più di 89 milioni di interazioni.
I temi più dibattuti sono stati i noti ritardi, gli scioperi e le cancellazioni. Il 55% delle interazioni era composto da commenti di carattere negativo, per un totale di 46 milioni di commenti registrati.
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Trenitalia tra gli ashtag con più contestazioni
La ricerca pubblicata da Adnkronos ha rivelato che gli argomenti messi di più al centro delle insofferenze sono 10: al primo posto Trenitalia, seguita da “Ritardo” e la chiacchierata “tratta Firenze-Pisa-Livorno” (FiPiLi), per poi passare alla “politica”. Sul podio degli inconvenienti non può mancare lo sciopero a cui seguono gli incidenti, il maltempo e la sicurezza. Ad essere presi maggiormente in esame sono i pendolari, cioè coloro che si sono più espressi. Trenitalia si aggiudica 41 mila menzioni negative per quanto riguarda le tratte di Milano, anche rispetto a Roma. Le altre Keywords in particolare sono Frecciarossa per ritardo e cancellazione.
Il trasporto pubblico preso di mira dagli utenti social
Per Frecciarossa sono state registrate 9 mila menzioni negative, ovvero il 74% del totale, associate al capoluogo lombardo facendogli così aggiudicare il primo posto del podio. Segue poi Roma con una percentuale inferiore del 12%. Tra le altre parole associate c’è ritardo, offerta e Milano centrale. Il sentiment negativo è perlopiù caratterizzato dagli uomini. A muovere moltissime contestazioni sono immancabilmente anche i treni regionali, soprattutto delle città sopra menzionate, seguiti da quelli delle città di Napoli e Bologna. Da questi dati, come una pagella di fine anno, è messa in evidenza una situazione drammatica.
Voti negativi da recuperare forse a settembre? La situazione in realtà sembrerebbe piuttosto irrecuperabile, soprattutto dal punto di vista di chi quotidianamente combatte con le mancanze del trasporto pubblico italiano. Le istituzioni sembrano impassibili davanti a chi, a fronte di una spesa economica costante, si trova a dover risolvere spiacevoli disagi. Sembrerebbe esserci più attenzione sul corretto acquisto del biglietto da parte del viaggiatore e sull’efficacia del servizio a lui offerto.
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