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Torino, le spacca il volto ma non va in carcere, il duro sfogo: “A che serve denunciare?”

Lucia, una donna di 44 anni di Torino, ha raccontato che ha rischiato di morire per colpa dell'ex, ma lui, nonostante la condanna non è in carcere

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La storia raccontata dalla protagonista di Torino a La Stampa è solo una delle tante. Lucia, 44 anni, ha denunciato l’ex perché nel 2022 l’ha picchiata violentemente tanto da averle spaccato il volto. A causa del trauma la sua faccia le è stata completamente ricostruita.

Dopo il fatto, arrivata al culmine della violenza subita, ha preso forza ed ha denunciato l’ex marito. Lui oggi è stato condannato ad un anno e mezzo ma non andrà in carcere. Un soggetto ancora pericoloso, la paura di Lucia è tanta ma in lei c’è anche un’altra domanda che si fa sempre più spazio: “A che serve denunciare?”

Torino: la storia di Lucia molto simile a tante altre

La 44enne di Torino ha raccontato che gli episodi di violenza hanno radici molto lontane, ma c’è stato un fatto nel 2022 in cui ha pensato di morire e ciò l’ha spinta a denunciare l’ex.

Il 28 luglio 2022 è stata aggredita dal compagno in casa: l’ha sbattuta contro il muro e, una volta a terra, le ha spaccato la faccia con i calci. A quel punto Lucia ha perso i sensi e si è risvegliata in ospedale. I medici le hanno dovuto completamente ricostruire il volto con 21 placche di titanio ed oggi lei ha una lesione permanente al nervo oculare.

I segni e i ricordi di quella violenza li porta ancora addosso. Dopo quell’episodio (che non era isolato), la 44enne si è fatta forza ed ha deciso di denunciare il marito. Ma a quanto pare non è bastato. Infatti l’uomo è stato condannato ad un anno mezzo, ma non andrà in carcere.

La delusione da parte di Lucia è tanta e le sue domande sono più che lecite: “Perché ci dicono di denunciare se poi quello che viene dopo, da parte dello Stato, è uno schiaffo morale che fa male più delle botte? A che cosa serve il codice rosso? Io mi sono pentita di averlo denunciato”.

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