Tarquinia, minacciavano con motosega per estorcere denaro: 3 arresti

La banda si sarebbe servita di una motosega per minacciare la vittima. Pronunciavano frasi come "ti facciamo a pezzi, così impari"

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È stata sgominata la banda che a Tarquinia, in provincia di Viterbo, avrebbe picchiato e minacciato la vittima dei loro soprusi. A finire in manette sono in tre, accusati a vario titolo di aver usato violenza e minaccia per aver costretto una persona loro conoscente a versare una somma da 300 euro al mese per riparare l’affronto che uno dei tre avrebbe subito dall’estorto.

In un’occasione la vittima sarebbe stato legato ad una sedia, percosso violentemente e minacciato con una motosega puntata al collo, utilizzando frasi come “Ti facciamo a pezzi, così impari“. Solo l’intervento tempestivo dei carabinieri ha messo fine alla spirale di violenza, impendendo ai malfattori di realizzare iniziative criminose ancora più violente.

Le misure nei confronti dei tre presunti estortori di Tarquinia

Lo scorso 19 giugno la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due dei tre uomini, un sessantenne ed un quarantaduenne, entrambi residenti a Tarquinia con numerosi precedenti con le forze dell’ordine, in quanto non è la prima volta che risultano gravemente indiziati della commissione dei delitti di estorsione aggravata e di sequestro di persona in concorso.

Il terzo componente del gruppo è un trentenne, come gli altri due pregiudicato e proveniente da Tarquinia, ed era già stato arrestato in precedenza, sempre con riferimento agli stessi fatti. Fu sorpreso nella flagranza del reato di estorsione durante un servizio appositamente predisposto nei pressi dell’abitazione della vittima.

L’arresto dei tre è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Civitavecchia, dopo un’articolata attività investigativa, coordinata dalla stessa Procura della Repubblica e condotta dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Tarquinia e della Squadra Mobile della Questura di Viterbo.

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