La parabola della carriera di Padre Spadaro, da primario riferimento Vaticano alla sua nuova rubrica su Il Fatto Quotidiano, rappresenta l’insostenibile garbuglio della Chiesa. Domenica scorsa, la sorpresa: sul giornale diretto da Marco Travaglio ecco che esce il commento del Vangelo scritto proprio da Padre Antonio Spadaro.
Una rubrica insolita per due diversi motivi: il primo rispetto alla decisione de Il Fatto, notoriamente laico, di inserire una rubrica fissa religiosa; poi la questione di Spadaro che è stato per lungo tempo il consigliere più vicino a Papa Francesco.
Chi è Padre Spadaro
Spadaro sembra quasi essere un Giambruno del Vaticano, similitudine scelta da Affaritaliani. In qualità di direttore della più antica rivista della Chiesa, La Civiltà Cattolica, era anche una una sorta di vice-Pontefice. Spadaro, gesuita come Papa Francesco, si occupava di fare i sunti degli incontri, di tradurli e di consegnarli all’Alto Padre. Con l’incarico di pubblicarli nelle nove edizioni internazionali.
Poi, dopo 12 anni qualcosa deve essere accaduto, tanto che i rumors vaticani fanno sapere che il Pontefice si è sempre più distaccato nel rapporto con padre Antonio Spadaro. Gli incontri sono stati sempre più sporadici, qualche trasferta è saltata fino ad arrivare al punto di non ritorno: la sostituzione nella Direzione de La Civiltà Cattolica.
La rottura con La Civiltà Cattolica
Non è dato sapere cosa sia realmente accaduto oltre le spesse mura dello Stato del Vaticano, ma è noto che Spadaro sia stato colpito in quanto aveva di più caro: la direzione de La Civiltà Cattolica. La notizia arriva con un messaggio dove emerge un sentimento di “liberazione” da parte di padre Francesco Occhetta che scrive su X: “Countdown alla direzione della Civiltà Cattolica, la rivista più autorevole e longeva dei Gesuiti. Auguri!”.
Poi l’annuncio ufficiale: “Il Preposito generale padre Arturo Sosa Abascal ha nominato padre Nuno da Silva Goncalves come nuovo direttore. Dal primo ottobre prenderà il posto di padre Antonio Spadaro che ha guidato la rivista internazionale dei gesuiti per 12 anni (dal 2011) e che è da 25 anni nel Collegio degli Scrittori”.
La rubrica su Il Fatto
Cessato dal suo incarico alla guida della Rivista, il Papa lo ha destinato ad un’altra mansione: sottosegretario al dicastero della Cultura, un incarico decisamente meno prestigioso. A Il Giornale, Spadaro ne aveva parlato in un’intervista: “I miei superiori ne hanno parlato con il Papa”. Poi la sorpresa, l’approdo a Il Fatto Quotidiano. Per il giornale di Travaglio, padre Spadaro si occupa di redigere una rubrica domenicale in cui commenta alcuni passi del Vangelo. Si tratta di una scelta potente per il Fatto e per il giornalista, il quale avrà ampi margini di scrittura cristiana in un giornale che non si può definire religioso.