Un terremoto cronistico sta scuotendo nelle ultime ore il comune di Sorrento. Ieri sera, la Guardia di Finanza della Compagnia di Massa Lubrense ha arrestato il sindaco della città in provincia di Napoli, Massimo Coppola. L’avvocato di 48 anni è stato colto in flagranza di reato mentre sembra stesse intascando una mazzetta nel corso di una cena nella località della Costiera Amalfitana.
Secondo quanto si apprende, la Procura di Torre Annunziata, coordinata dal procuratore Nunzio Fragliasso, contesta al primo cittadino reati contro la pubblica amministrazione, nello specifico di induzione indebita a dare o premettere utilità.
Leggi Anche
Sorrento, l’indagine di corruzione della GdF
L’episodio, che avrebbe incastrato il primo cittadino, è avvenuto nel corso di una cena al ristorante a cui ha preso parte dopo un evento sportivo. Secondo quanto riportato da La Repubblica, un imprenditore avrebbe consegnato all’esponente politico e a un suo collaboratore la cifra di 6mila euro in contanti. Coppola quindi sembra fosse al centro di un’indagine di corruzione portata avanti dalla Guardia di Finanza che stava investigando con il coordinamento della Procura di Torre Annunziata.
Nonostante, al sindaco di Sorrento vengano contestati reati contro la pubblica amministrazione, non sono ancora stati resi noti i dettagli su cui l’inchiesta si articola. Ma, secondo l’accusa, la somma in questione costituirebbe una parte di una tangente complessiva che ammonterebbe a circa 120mila euro, che a detta di La Repubblica, sarebbe pattuita in relazione ad un appalto da 4,5 milioni di euro circa il servizio di refezione scolastica.
In base a quanto è stato possibile apprendere dall’Agi, l’auto della Finanza presidiava ancora a mezzanotte di ieri il palazzo comunale Sorrentino, dove Coppola ha assunto la carica di sindaco nell’ottobre 2020, alle ultime elezioni in cui stato eletto con un cartello di liste civiche.
© Riproduzione riservata