Il diffusissimo Smart working, che ha preso il sopravvento nel periodo della pandemia, ha introdotto e normalizzato un altro metodo di lavoro, attraverso la tecnologia: la modalità da remoto. Consentito a tutti i lavori che possono essere svolti da dispositivo in un luogo diverso dal proprio ufficio, questa nuova forma introduce il fenomeno dei nomadi digitali. Secondo cui, dagli ultimi dati elaborati sarebbero circa 35 milioni coloro che svolgono il loro lavoro da casa o in altri luoghi. Dall’evoluzione di questa nuova tendenza, è subentrata la workation, che unisce il lavoro, work, a vacanza, vacation, combinando lavoro e vacanza contemporaneamente.
Chi sono i nomadi digitali?
La piattaforma di apprendimento digitale, Preply e l’azienda leader nel settore viaggi Holidu, hanno organizzato una classifica delle migliori città che agevolano il lavoro da remoto unito alla vacanza consentendo di scoprire nuovi posti nel tempo libero. Il Presidente dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali, Alberto Mattei descrive questo nuovo fenomeno come sia in forte crescita. Definendo tra le caratteristiche principali comuni ai nomadi digitali la maggiore flessibilità e la gestione autonoma del proprio tempo, avendo come obiettivo il benessere personale e professionale. Evidentemente l’ampliamento delle aziende su questa nuova modalità è avvenuta principalmente durante il periodo covid.
Leggi Anche
I criteri delle classifiche
La classifica di Preply denominata Workation index, ha unito in 3 macro aree vari parametri presi in esame. Il clima e l’ambiente sono di fondamentale importanza tenendo conto delle giornate di sole, l’umidità, il clima e le aree verdi. I costi e la sicurezza sono dei criteri importanti comprensivi delle spese quali le tasse scolastiche, l’affitto e la disponibilità delle abitazioni. Immancabilmente si tiene conto anche della qualità della vita sul piano dei diritti umani, i tempi di percorrenza territoriali e l’assistenza sanitaria. Secondo questi parametri con 100 punti, in cima alla classifica si colloca Brisbane in Australia.
Superando a pieni voti le categorie sul clima e ambiente, i costi e sicurezza e la qualità della vita. La Workation Index di Holidu tiene conto di altri parametri. Fra cui l’importantissima connessione wi fi, gli spazi dedicati co-working e il costo della vita per gli alimenti, gli spostamenti con il taxi e le attrazioni turistiche. Al primo posto in classifica c’è Bangkok. Le città italiane appaiono solo al 43esimo posto con Roma seguita al 50esimo posto da Milano per Preply, mentre in quella di Holidu la capitale è posta al 57esimo posto seguita da Firenze alla posizione 73esima e Napoli in 84esima e Milano in 86esima.
© Riproduzione riservata