Si è conclusa l’autopsia sul corpo di Vincenzo Lantieri, il bimbo di 10 anni di Palazzolo Acreide, nel Siracusano, morto a seguito della caduta in fondo ad un pozzo in contrada Falabia mentre stava partecipando a un campo estivo in contrada Falabia a Palazzo Acreide, in provincia di Siracusa. L’esame autoptico è stata eseguito dalla dottoressa Francesca Berlich incaricata dalla Procura di Siracusa. Il piccolo non presenterebbe delle lesioni molto gravi, né alla testa né sul resto del corpo, per cui appare probabile che il decesso possa essere stato causato dall’annegamento.
Il pozzo, profondo circa 15 metri, era per metà coperto d’acqua, per cui è ipotizzabile che non sia riuscito a rimanere a galla. Nelle prossime ore, la Procura disporrà il dissequestro della salma per consentire alla famiglia di celebrare il rito funebre che coinciderà con la proclamazione del lutto cittadino a Palazzolo Acreide.
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Siracusa, i fatti
Pare che il bambino si sia allontanato dal gruppo e al momento dei fatti si trovasse da solo. Vincenzo sarebbe salito sulla copertura di un pozzo artesiano che avrebbe ceduto nel momento in cui il piccolo avrebbe iniziato a saltare. Il pozzo è profondo 15 metri e per metà riempito d’acqua. Un’operatrice di 54 anni si sarebbe calata lungo le pareti del pozzo per aiutare il bambino, ma a sua volta è scivolata, probabilmente presa dal panico, senza però precipitare in acqua.
Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco, i quali sono riusciti a salvare la donna, che è stata affidata al 118 ed è ricoverata sotto choc e con qualche contusione all’ospedale di Siracusa. Per il bambino non c’è stato nulla da fare. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori. Nei prossimi giorni l’autopsia sulla salma rivelerà la causa della morte, che per ora si sospetta essere dovuta all’urto con la testa durante la caduta oppure per annegamento.
Sulla tragedia stanno indagando i carabinieri e l’indagine è per ora a carico di ignoti. Il reato ipotizzato è omicidio colposo. I magistrati stanno cercando di ricostruire la vicenda e hanno sequestrato di conseguenza l’area.
Il comandante dei vigili del fuoco Ugo Macchiarella ha dichiarato: “Siamo subito intervenuti quando ci è arrivata la chiamata di soccorso. Una volta arrivata sul posto la squadra, i vigili del fuoco si sono immediatamente calati nel pozzo e sono riusciti a recuperare la donna in vita, che è stata affidata ai sanitari. Purtroppo per il piccolo non c’è stato nulla da fare, abbiamo tentato il possibile ma quando lo abbiamo recuperato era già morto”. Per il lutto sono stati sospesi i festeggiamenti in onore del patrono del paese, San Paolo.
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