Un’estorsione vera e propria quella che praticava Don Vincenzo Cafra, prete della cittadina di Sortino, comune di Siracusa. Cento euro è la somma che chiedeva ai familiari per poter celebrare un funerale, solo una delle tante tariffe pretese dal sacerdote. Il comune di Sortino si è diviso tra chi accusa il prete di mancata moralità e chi invece lo considera innocente.
Siracusa, l’arresto con accusa di estorsione
Don Vincenzo Cafra è stato arrestato nella mattina del 25 ottobre, proprio nella Chiesa di Madre Sortino, di cui era il prete. Un’indagine scattata dopo la denuncia ai carabinieri dei famigliari di Laura Salafia, una donna, rimasta tetraplegica a causa di una pallottola vagante, e di cui Don Cafra doveva celebrare i funerali. I famigliari della donna hanno contestato la prassi della cosiddetta “offerta libera” praticata dal parroco, che avrebbe preteso il pagamento di una cifra intorno ai cento euro, senza la quale si sarebbe rifiutato di praticare il rito funebre. Una richiesta che ha scioccato i familiari che si sono immediatamente rivolti alle forze dell’ordine.
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Le indagini
L’indagine è durata alcune settimane, ma a seguito di alcuni accertamenti gli inquirenti hanno ritenuto veri i fatti denunciati. L’offerta libera, infatti, è a discrezione del donatore e non può essere disposta secondo le richieste dei prelati o di altri. Quest’ultima serve a mitigare le spese per il mantenimento dei centri religiosi o per essere donata in beneficenza. In questo caso, però, ad usufruire delle donazioni dei credenti era proprio Don Cafra.
Il Don colto sul fatto
A questo punto rimaneva fondamentale cogliere il sacerdote sul fatto, così da poter procedere con l’arresto. Grazie alla collaborazione con i magistrati della procura di Siracusa è stato possibile tendere una trappola al parroco. Un complice si è recato presso la Chiesa di Don Cafra per chiedere informazioni sulla celebrazione di un funerale e, durante lo scambio di denaro tra i due, sono intervenuti i carabinieri per arrestare il prete. L’indiziato è stato arrestato mentre teneva ancora in mano i famigerati 100 euro.
Don Cafra si trova ora ai domiciliari in attesa di essere ascoltato dal gip del Tribunale di Siracusa per l’udienza di convalida della misura cautelare.
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