Continua incessante l’aumento dei prezzi per le vacanze estive in Italia. Una stagione che pesa sulle tasche di tutti coloro che sono voluti rimanere nello Stivale o per chi, appunto, si muove dall’estero. Un rincaro che sta colpendo diverse regioni italiane a partire dalla Puglia, passando per Liguria, Toscana, Sardegna fino ad arrivare alla stessa Sicilia, come riportato anche dal Corriere della Sera.
Aumento prezzi, tutti i rincari in Sicilia
Dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo con l’arancino, alla cena passando per gli alloggi, rappresentano solo alcune delle spiacevoli sorprese per le tasche di tutti coloro che hanno scelto le vacanze in Italia. Nonostante tra le mete più abbordabili rimanga la Sicilia, anche quest’ultima sta vedendo dei cambiamenti in termini economici. L’esempio più eclatante è senza dubbio Taormina. Una delle destinazioni più ambite da ogni turista che si rispetti, infatti, sta subendo delle modifiche.
Il costo per sposarsi in Comune, nel giro di pochi anni, è praticamente raddoppiato passando da 800 a 1600 euro e discorso simile si può fare per la tassa di soggiorno. Non si sottraggono da quanto detto il prezzo degli alberghi che ha visto un aumento esponenziale pari al 34%. A testimonianza di ciò sono i circa 12mila euro che una famiglia, composta da quattro persone, dovrebbe spendere per una settimana di vacanze a Cefalù.
A tutto ciò si affiancano l’aumento dei prezzi nei ristoranti. Se nel 2019 un primo con gambero rosso di Mazara costava 21 euro, oggi si aggira sui 26 e lo stesso vale per lo spaghetto con le vongole, fino ad arrivare allo stesso street food come l’arancino. Nonostante ciò, a rimanere nella media in Sicilia sono stati i rincari per lettini e ombrelloni. Infatti a Taormina si trovano al prezzo di 60 euro, rispetto ai 50 del 2019, a 30 euro a Palermo ed infine a 7 euro ad Agrigento.