Siccità: chiuse fontane e piscine vuote in 12 comuni trentini

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L’assessore all’Ambiente Mario Tonina: «Non siamo in emergenza, ma il bene acqua va tutelato»

Chiuse le fontane e divieto assoluto di uso dell’acqua per finalità non domestiche a Levico e Folgaria, in Trentino. Queste le disposizioni per contrastare la carenza di acqua causata dalla siccità che l’ultimo periodo di gran caldo ha portato con sé.

«Non siamo in emergenza, ma il bene acqua va tutelato. Per il momento non c’è la necessità di un’ordinanza speciale, anche perché negli anni abbiamo investito parecchio sui bacini di accumulo. Certo, la situazione complessiva è difficile, ma è sotto controllo, anche perché gli enti locali hanno aderito all’appello di evitare sprechi. Intanto, va avanti il monitoraggio delle reti idriche per tamponare le possibili dispersioni» ha detto l’assessore provinciale all’Ambiente Mario Tonina. Sale difatti a 12 il numero di Comuni che hanno deciso di “sigillare” le fontane e vietare la fruizione dell’acquedotto per irrigare giardini, lavare auto o riempire piscine.

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