consorzio arcale

Scuola: da settembre addio agli smartphone

A settembre l'utilizzo del telefono sarà vietato a scuola: lo comunica Valditara che vuole aiutare i giovani a disintossicarsi

3 Min di lettura

Il ministro Valditara ha annunciato che da settembre non sarà più possibile utilizzare a scuola gli smartphone. I ragazzi, all’entrata, li depositeranno in apposito contenitore per poi riprenderli a fine giornata. Per quanto riguarda l’intervallo sarà a discrezione delle scuole se gli studenti potranno usarli o meno.

Invece, potrà essere utilizzato il tablet, se a fini pedagogici. Lo scopo, secondo Valditara, è quello di ridurre il numero di smartphone usati a scuola poiché sostiene che da quando i ragazzi utilizzano i telefoni in classe si è abbassato il rendimento e ciò incide soprattutto nella matematica.

Il divieto del telefono a scuola: come funzionerà

Il divieto dello smartphone a scuola, tanto sostenuto e voluto da Valditara, partirà a settembre e riguarderà principalmente le scuole superiori dove i ragazzi, essendo più grandi, spesso si distraggono a causa dei telefoni. Questa regola avrà però delle deroghe, in caso di materie speciali, come anche l’informatica. Oppure potrebbero esserci ragazzi che hanno bisogno di un particolare supporto e per loro verrà fatta un’eccezione.

Ovviamente per fare ciò le scuole dovranno essere adeguatamente attrezzate con il tablet. Valditara ha spiegato che è infatti in atto un processo di digitalizzazione delle scuole: sono stati finanziati 2,1 miliardi affinché ogni classe disponga del materiale adatto, per rendere il lavoro più a passo con i tempi, sfruttando anche ciò che la tecnologia ci mette a disposizione.

Valditara: “A scuola dobbiamo aiutare i ragazzi a disintossicarsi dai telefoni”

Valditara ha spiegato che lo scopo è quello di aiutare i ragazzi a disintossicarsi dallo smartphone. Ormai la maggior parte di loro è completamente abbindolata dal telefono e non riesce a staccarsi dai social. Per questo, secondo il ministro, fornire loro delle ore di stacco completo può solo portare un maggiore beneficio. E ciò poi dovrebbe riflettersi nel rendimento scolastico.

Infatti l’abuso di telefono porta ad un sonno meno regolare e molti ragazzi tra i 14 e i 17 anni già soffrono di insonnia. Dunque, se a casa questo lavoro diventa impossibile da fare, la scuola ha il dovere di aiutare i ragazzi a distaccarsi dallo smartphone.

Inoltre l’eccessivo utilizzo del telefono sta aumentando nei giovani il livello di ansia ed altri problemi correlati, ben più gravi. Dunque il digitale non è da eliminare completamente, ma secondo Valditara deve essere usato come supporto, non come sostituto della didattica.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo
consorzio arcale