Presunto illecito commesso nel mondo della moda. Ad essere prese in esame in un’istruttoria portata avanti dall’Antitrust, sarebbero i marchi di alta moda del gruppo di Armani e di Dior. La causa scatenante è stata una modalità scorretta di vendita e di promozione di prodotti e accessori, non in linea con le regole del Codice del consumo. Avendo i marchi di alta moda adoperato per la produzione dei capi una manodopera con un salario non conforme e inadatto. Oltre a disporre il lavoro nei tempi e nelle condizioni non conformi alle norme di sicurezza, addirittura in situazioni di inadeguata condizione igienica in cambio di alte prestazioni di produzioni.
Giorgio Armani e Christian Dior
Le società in questione, riportate nel documento, sono Giorgio Armani S.p.A. e G.A. Operations S.p.A e Christian Dior Couture S.A., Christian Dior Italia S.r.l. Stando alle recenti affermazioni dell’Antitrust, sarebbero state riportate dai marchi dichiarazioni etiche e relative alla responsabilità sociale false. In particolare modo quelle legate allo svolgimento del lavoro degli operai e alla legalità presso i fornitori. Piuttosto era stata sottolineata la loro particolare artigianalità ed eccellenza delle lavorazioni. Pur adoperando prodotti di derivazione da industrie e strutture che sfruttavano i dipendenti sottoponendoli ad un salario scarso e oltre ai limiti di legge per le condizioni igienico sanitarie.
L’ispezione dell’Antitrust
Le indagini hanno avuto luogo ieri 16 luglio con le ispezioni avvenute presso le sedi dei marchi presi in esame. A svolgere gli accertamenti sono stati i funzionari delle Autorità insieme al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia Giudiziaria che andranno a fondo sulla questione con l’intento di confermare o di rettificare quanto è agli atti. Ciò evidenzia nell’eventualità, quanto esistano sempre due mondi ben distinti, quello dei privilegiati a certi livelli sempre più incontentabili e quello di chi è spesso sfruttato. Ovviamente sperando che tutto questo sia solo un’ipotesi ben presto smentita. Sarà mai possibile un altro mondo?
