“Come è uscito così è rimasto. Non c’è niente che ci fa pensare a uno scioglimento prossimo“. Sono queste le parole di monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, in seguito al termine della funzione religiosa, che ha visto il sangue del Santo Patrono di Napoli ancora solido alle 10:03. L’abate ha poi mostrato ai tantissimi fedeli riuniti, la teca che custodisce la reliquia. Da questa mattina, nella Cappella sono, infatti, riprese le preghiere e i canti di devozione delle Parenti di San Gennaro affinché il Santo ripeta il prodigio della liquefazione del sangue.
Ora, la teca, dopo essere stata esposta sull’Altare fino alle 12.30, dalle 16.00 sarà riesposta. A seguire, alle ore 18.15 la teca raggiungerà la Cattedrale per la messa conclusiva della Festa del Patrocinio e alle ore 19.15 sarà riportata nella Cappella del Tesoro e riposta nella cassaforte definitivamente.
Ogni anno, sono migliaia i fedeli che si radunano a Napoli per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Si tratta di un evento che si ripete ogni 19 settembre, giorno del suo martirio che coincide con il verificarsi del prodigio. In verità però il significativo miracolo viene celebrato anche il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembre. Questa giornata, definita nel “miracolo laico”, è dedicata al ricordo dell’intervento miracoloso di San Gennaro durante l’eruzione del Vesuvio del 1631, quando, secondo la tradizione, il santo fermò il flusso della lava che avrebbe potuto distruggere la città.
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